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Rocca Imperiale. Film “Santa Subito” contro la violenza sulle donne. Incontro con regista

Rocca Imperiale. Film “Santa Subito” contro la violenza sulle donne. Incontro con regista
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Domani (sabato 26 novembre), alle ore 10, nella sala consiliare del Comune di Rocca Imperiale, presso il Monastero dei Frati Osservanti, si terrà la proiezione del film documentario “Santa Subito” di Alessandro Piva  (nella foto una scena del film), organizzata dall’associazione La Fucina delle Idee, coordinata da Tiziana Battafarano, e l’Istituto Comprensivo “Federico II”, guidato dal dirigente scolastico Giuseppe Dilillo. A seguire, il regista – stimolato dalle domande del giornalista e direttore di Paese24.it, Vincenzo La Camera – dialogherà con gli studenti delle Scuole Secondarie sul tema delle violenze di genere. Realizzata a ridosso della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne (che ricorre il 25 novembre ndr), la manifestazione punta alla sensibilizzazione degli adolescenti sui temi della violenza, con un particolare focus sui sopravvissuti ai sempre più frequenti episodi di femminicidio, ma anche alla speranza di formare attori e protagonisti di un rinnovamento culturale che vada oltre le emozioni del momento, trasformandole in comportamenti quotidiani che abbiano come obiettivo primario il rispetto degli altri. Il docu-film “Santa Subito”, prodotto nel 2019 da Fondazione Apulia Film Commission e Fondazione Con il Sud, attraverso il “Social Film Fund Con il Sud”, con la regia di Alessandro Piva, nasce con l’obiettivo di rendere omaggio e memoria alla storia della prima vittima di stalking in Italia, quando il reato ancora non veniva riconosciuto, e ricordare quanto ancora ci sia da lavorare per arginare il dilagante fenomeno di queste violenze. L’opera ha partecipato in selezione ufficiale alla XIV Festa del cinema di Roma, vincendo il premio principale della manifestazione, il BNL People’s Choice Award.

Tornando al film “Santa Subito”: siamo alla fine degli anni ’80, a Palo del Colle (Bari). Santa Scorese – che ha poco meno di vent’anni – come ogni ragazza custodisce sogni e apprensioni, che affida al suo diario. Nel suo cuore ardono fede cristiana e fame di vita: è ferma nel voler assecondare la sua vocazione spirituale, non prima però di aver conseguito la laurea, come ha concordato con i suoi. Qualcuno però si intromette tra Santa e le sue aspirazioni. Uno squilibrato che la nota per caso negli ambienti parrocchiali prende a perseguitarla per tre lunghi anni, proseguendo di fatto indisturbato nonostante le ripetute denunce (ci vorranno ancora 18 anni prima dell’istituzione del reato di stalking ndr). La sera del 15 marzo 1991 al rientro a casa Santa viene accoltellata a morte dal suo persecutore, davanti agli occhi impotenti dei genitori. Aveva ventitré anni. Si sarebbe potuto evitare un epilogo come questo?

 

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