Redazione Paese24.it

Amendolara. Partecipata tavola rotonda sul ruolo delle associazioni nel futuro dei paesi

Amendolara. Partecipata tavola rotonda sul ruolo delle associazioni nel futuro dei paesi
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di Vincenzo La Camera – “Tra politica dei borghi e declino dei paesi. Quale ruolo per le associazioni?”. Questo il tema della tavola rotonda, promossa – in occasione del decennale – dall’associazione Mediterraneo Interiore, che si è tenuta all’agriturismo La Lista di Amendolara. Tanti interventi hanno animato la serata mettendo in risalto l’enorme divario che continua ad esistere tra i piccoli comuni, con le loro innumerevoli esigenze e le politiche governative ed europee spesso distanti dai veri bisogni di oltre dieci milioni di abitanti che in Italia vivono in paesi con una popolazione sotto le 5000 anime. Il presidente Antonio Pagano, dopo aver brevemente tracciato il percorso che Mediterraneo Interiore sta seguendo sul territorio, ha rimarcato l’esigenza, per tutte le associazioni, di strutturarsi, entrando ufficialmente nel mondo del terzo settore, unica possibilità per incidere davvero nei comprensori. Sono intervenuti – moderati dal giornalista e direttore di Paese24.it, Vincenzo La Camera – anche il sindaco di Rocca Imperiale  (tra i Borghi più belli d’Italia), Giuseppe Ranù e il sindaco di Roseto Capo Spulico, Rosanna Mazzia, che ci ha tenuto ad esprimere la propria visione sull’argomento soprattutto da presidente dell’associazione nazionale “Borghi autentici d’Italia”; rimarcando la necessità di ridurre il gap tra paesi e città, in termini soprattutto di servizi, per dare a tutti la possibilità di scegliere dove vivere a prescindere da dove si è nati. Secondo la Mazzia, il PNRR, così come è strutturato oggi, non è pensato per i piccoli comuni che sono costretti ad amministrare le comunità con funzionari che lavorano “a scavalco” per più municipalità con tutte le difficoltà del caso a lavorare sui bandi, intrisi di burocrazia, e a condurli in porto, come ha sottolineato anche lo stesso Ranù, il quale ha pure evidenziato come non ci debba essere differenza tra borgo e paese; con il borgo in prima linea nella promozione turistica ed il paese con il dovere di offrire servizi ai cittadini che lo vivono 365 giorni all’anno: altrimenti si rischia di creare solo dei borghi da copertina.

Oggi c’è una evidente inversione di tendenza, dovuta ad innumerevoli fattori (licenziamenti, smart working, caro vita, età pensionabile, etc…), che spinge tante persone a trasferirsi nei piccoli paesi del Sud che devono però attrezzarsi per poter garantire livelli adeguati di vivibilità, in primis servizi e assistenza sanitaria. E le associazioni – secondo il presidente dei Borghi Autentici d’Italia, Rosanna Mazzia – devono sapersi ritagliare il loro spazio raccogliendo quello spirito di cittadinanza attiva e di coinvolgimento collettivo che, in sinergia con le amministrazioni locali, danno vita ad una vera comunità che si impegna per la propria crescita sociale ed economica. Ospite della serata – intervallata da pregevoli sonate di fisarmonica a cura del maestro Alfonso Risoli – anche lo scrittore Francesco Bevilacqua di Lamezia Terme che ha analizzato il problema raccontando alcune sue esperienze di “cercatore di luoghi perduti”, come lui stesso ama definirsi. Bevilacqua ha definito paese il luogo dove si vuole vivere; mentre il borgo è il prodotto che si vuole vendere. E dunque i borghi senza i paesi non possono esistere. Lo scrittore lametino ha messo in evidenza la necessità per tutti gli abitanti (amministratori e non) di conoscere i luoghi dove vivono, altrimenti risulta davvero complicato avviare percorsi di sviluppo. Prima di riabitare i paesi – dice Bevilacqua – bisogna riabilitarli, estraendo dal cassetto del dimenticato tutta quella memoria storica, fatta di beni materiali ed immateriali, che rappresenta la vera carta di identità di un luogo, indispensabile per aprirsi al mondo ed evitare lo spopolamento. Hanno partecipato, alla tavola rotonda, con i loro interventi, anche: Vincenzo Diego (già vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Oriolo); Filomena Presta (presidente associazione “L’Istrione”); Maria Rita Acciardi (consigliere comunale e già sindaco di Amendolara); Veronica Poeta (assessore Comune di Amendolara); Mario Grisolia (segretario Unità Popolare); Rinaldo Chidichimo (presidente Biblioteca Torre di Albidona); Giovanna Panarace (già sindaco del Comune di Canna); l’imprenditore turistico Teofilo Blefari e il professore e letterato Giorgio Delia.

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GIUSEPPE PAGANO
GIUSEPPE PAGANO
1 anno fa

TAVOLA ROTONDA DI NATURA ESCLUSIVAMENTE DI PARTE.LA DEMOCRAZIA E IL PLURALISMO DRIBLATI. RISULTATO POCO CONFORTEVOLE.

Antonio
Antonio
Reply to  GIUSEPPE PAGANO
1 anno fa

Nn ho capito che vuoi dire Giuseppe
I relatori erano lì ognuno con una relazione specifica con il tema, ho invitato l’amministrazione di Amendolara e anche l’assessore Gallo e quasi tutti i sindaci della zona, che nn sono potuti venire
Poi, lo dovresti aver capito, io nn ho preclusioni ideologiche ne uso il Manuale Cencelli
Un abbraccio

Giuseppe pagano
Giuseppe pagano
Reply to  Antonio
1 anno fa

Volevo dire semplicemente che l’appartenenza politica della maggior parte dei relatori è macroscopica.La mia critica andrebbe inquadrata sulla mancanza di una discussione più più ampia dell’argomento e il contributo di posizioni, anche diverse e differenti.Un abbraccio anche da parte mia.

Antonio
Antonio
Reply to  Giuseppe pagano
1 anno fa

A dire il vero, il tuo sindaco, invitato, avrebbe potuto illustrarci la sua posizione ma nn è venuto, né tantomeno l’ha illustrata la sua sostituta… Non pervenuti, nonostante l’invito, i sindaci di Momtegiordano, Trebisacce, Nocara, Alessandria, Oriolo, Cerchiara
La prossima volta però, cerca di venire di persona, magari scopri che, aldilà di una immagine fotografica sbiadita , si discute di cose interessanti
Sempre con affetto!

Avv. Veronica Poeta
Avv. Veronica Poeta
Reply to  Antonio
1 anno fa

Mi duole affermare che ciò non corrisponde al vero :1)la posizione dell’amministrazione è stata espressa in maniera concisa e precisa da me ( fa pensare il fatto che il messaggio non sia stato recepito) ;

2) il sindaco era assente per motivi istituzionali, che conosce benissimo, e benché non avesse ricevuto un invito come si conviene (come è avvenuto per le altre “istituzioni”) ha mandato me, in veste di assessore alla cultura, come delegato.

Da parte dell’amministrazione del comune di Amendolara c’è stata, quindi, massima partecipazione e collaborazione, nonostante dall’altra parte, anche una volta, si è approfittato dell’occasione per denigrare chi amministra.

Un’altra opportunità persa.

Un danno per Amendolara.

Antonio
Antonio
Reply to  Avv. Veronica Poeta
1 anno fa

Gentile Avvocato, la risposta che ho dato al dottor Pagano riguardava la sua critica relativa alla mancanza di rappresentatività di diverse posizioni ed io ho, appunto, scritto che, invece, ho invitato (per tempo, di persona e per iscritto) anche il sindaco di Amendolara che, come mi ha detto lui stesso, nn ha potuto presenziare: ciò senz’altro lo giustifica ma, aldilà della forma, nn sapremo mai la sua posizione sul tema perché ha scelto, legittimamente, di nn partecipare e d’amiche perché, dal Suo intervento, aldilà di un invito a superare le divisioni interne post elettorali, nn si è colta una posizione chiara sul tema specifico del convegno.
Quanto all’invito “come si conviene”, che a detta di qualcuno avrebbe dovuto essere una mail da protocollare, faccio presente: a) che per gli altri sindaci invitati è stata seguita la medesima procedura seguita per il sindaco di Amendolara e nessuno se ne è adontato; b) che in altri casi di convegni recenti, nn risulta essere stata seguita la procedura della mail per la partecipazione della ammne, anche perché, in questo specifico caso, c) si e trattato di un invito privato in una sede privata, nn essendoci stata richiesta ne’ di sede ne di patrocinio, con spese a carico della mia associazione: insomma, se fosse come lei dice sarebbe come se per invitare a casa mia una persona debba mandargli una Pec….
francamente lo trovo eccessivo.
Circa il danno che il convegno avrebbe arrecato ad Amendolara, la rinvio, per una valutazione di un caso recente di danno alla reputazione, alla GU nella quale campeggia il decreto con il quale, a firma del Presidente della Repubblica e del Ministro dell’interno, viene dichiarato il dissesto del comune di Amendolara per gli esercizi finanziari 2015/2021.

Avv. Veronica Poeta
Avv. Veronica Poeta
Reply to  Antonio
1 anno fa

Dalla sua risposta al mio commento deduco:un controsenso nelle varie dichiarazioni che lei fa (prima dice una cosa e poi un’altra) ; uno svilimento delle mie parole ( intervento, fatto all’inizio del dibattito, durante il quale ho esposto le mie considerazioni sul fenomeno “associativo” presente sul territorio e i miei auspici sul loro operato);un travisamento del mio commento (il termine “danno” da me utilizzato è riferito al suo modo di attaccare l’amministrazione nella sua risposta al Dott. Pagano, senza un motivo apparente ma solo per il gusto di portare avanti un clima di disprezzo. Stessa cosa ha fatto nel rispondere al mio commento, andando, tra l’altro, “fuori traccia” ).
La invito a rileggere ciò che ho scritto e a contestualizzare, mentalmente, il discorso da me fatto!
La pregherei, inoltre, di non usare la mia persona per simili giochi di favella perché inutile e non costruttivo.

Antonio
Antonio
Reply to  Avv. Veronica Poeta
1 anno fa

Nn avendo fb rispondo tramite Paese 24 a quanto detto dall’avvocato Ciminelli.
Ovviamente nn c’è una mail protocollata perché nn è richiesta questa procedura per invitare l’ammne, peraltro ad un convegno in cui si festeggia il “compleanno” di una associaizone che per l’evento nn chiede il patrocinio ne’ finanziamenti, come dimostrano numerosi recenti precedenti.
L’invito e’ stato fatto personalmente al sindaco Aprile il 25 novembre, dopo il convegno contro la violenza sulle donne, presente l’assessore Murgieri, che ha registrato l’impegno per il 27 dicembre nella propria agenda , ed altre persone, tra cui l’architetto Acciardi.
Sono seguiti scambi di messaggi su whapp con l’assessore Murgieri, naturalmente documentabili, il 16 e il 21 dicembre, in cui chi scrive trasmetteva le locandine e chiedeva di ricordare al sindaco l’impegno
Poiché poi il sindaco comunicava di nn poter venire, il 26 mattina l’assessore Murgieri, sollecitata, confermava la presenza dell’assessore Poeta e del consigliere Ciminelli; contestualmente, con messaggio vocale si chiedeva dj avvertire i delegati del sindaco che nn avrebbero avuto luogo i saluti istituzionali classici, della giunta comunale e della Consigliera di minoranza Acciardi poiché per scelta dell’organizzatore si era preferito includerli nel dibattito, anche per andare direttamente al cuore del discorso.
Come e’ noto, l’avvocato Ciminelli nn ha partecipato al convegno ma il giorno prima si è lamentato con un conoscente comune del fatto che nn gli era pervenuto invito formale da parte della organizzazione del convegno; il giorno del convegno, l’assessore Poeta faceva presente a chi scrive che nn era stato inviato invito formale via mail e che aveva necessità di parlare prima del dibattito per successivo impegno (richiesta accolta).il giorno successivo al convegno, chi scrive chiedeva chiarimenti all’assessore Murgieri, che confermava la necessità di una mail formale da protocollare per invitare il comune al convegno.
In conclusione: fino al giorno prima del convegno l’ammne aveva dato il suo assenso alla partecipazione senza mai fare riferimento ad una procedura formale
Tutto questo bailamme in realtà si spiega con il fatto che il consigliere Ciminelli, una volta appurato che nn avrebbe avuto lo spazio che sperava di avere per parlare ha deciso di nn partecipare senza alcuna comunicazione.
Premesso che e’ chi organizza il convegno che decide le modalità e le persone da invitare, se il consigliere Ciminelli avesse voluto avrebbe potuto confrontarsi con l’organizzazione e fare le sue rimostranze e osservazioni, ma ha preferito nn partecipare, per cui della sua assenza può dolersi solo lui se poi nn sono state rappresentate a dovere le posizioni del comune sul tema del convegno.
Resta la sgradevole sensazione di una amm.ne che nn mostra alcun interesse ad un dibattito su temi reali e attuali, quale quello del convegno, se nn alle sue condizioni e cercando di mettere in difficoltà, solo per coprirsi le spalle e potersi in realtà sottrarre, chi cerca di dare un contributo aperto al confronto tra posizioni differenti, che è il cuore della democrazia. E’ ampiamente probabile che ciò sia dovuto ad ostilità della amm.ne legate alla ultima campagna elettorale, ostilità che, come documentato, nn riguardano certamente l’organizzazione del convegno, che ha prontamente invitato l’ammne comunale ad intervenire.

GIUSEPPE PAGANO
GIUSEPPE PAGANO
Reply to  Antonio
1 anno fa

Antonello ,carissimo , non sono stato presente perchè lavoravo.Mi preme farti notare che il mio Sindaco ,non è solo mio ma di tutti gli Amendolaresi.Simili sottolineature demarcano,probabilmente, una evidente contrapposizione verso il nostro primo cittadino che affonda le sue origini nella batosta elettorale presa.La mia l’ho digerita subito dopo il risultato elettorale e il mio sguardo è già puntato alla prossima tornata.Buon Anno.

Antonio
Antonio
Reply to  GIUSEPPE PAGANO
1 anno fa

Ti ricordo che io il sindaco l’ho invitato perché credo nelle Istituzioni e nella rappresentanza, ma il problema è che chi lo ha sostituito ha preteso di scaricare una presunta responsabilità su di me per nn aver correttamente informato l’amministrazione.
Tutta questa discussione nn ci sarebbe stata e nulla sarebbe successo se ciascuno fosse stato al suo posto, ma nn tollero invece chi con arroganza insolentisce il padrone di casa per coprire le proprie inadeguatezze.
Le elezioni nn c’entrano niente caro Giuseppe, qui c’è chi governa perché è stato scelto legittimamente dai cittadini e nessuno fa questioni su questo, tanto è vero che con l’invito io riconosco proprio la legittimità della investitura.

Avv. Veronica Poeta
Avv. Veronica Poeta
Reply to  Antonio
1 anno fa

“se ciascuno fosse stato al suo posto”…
“con arroganza insolentisce il padrone di casa per coprire le proprie inadeguatezze”…
Onestamente esprimo il mio pensiero quando e come voglio perché lo faccio sempre con educazione, rispetto ed eleganza a differenza sua che si permette di definirmi arrogante, insolente e inadeguata quando nulla sà di me! Giusto per renderla edotta, durante i miei studi ed esperienze lavorative ho ricevuto sempre e solo plausi e apprezzamenti dai professionisti e dalle cariche dello Stato e,sinceramente, il “mio posto” lo conosco bene e lo ricopro nei migliori dei modi.
Non ho nulla da coprire dinanzi ai “padroni”.
Il suo continuo offendere è atto vile e dimostra solo povertà di contenuti argomentativi e, come dice il Dottore Giuseppe Pagano, la mancata accettazione della sconfitta.
Le chiedo, nuovamente, di finirla con le offese, avrà altro da fare sicuramente.