Castrovillari dedica una via a Giacinto Luzzi, illustre medico originario di Oriolo
di Federica Grisolia – E’ stata intitolata, a Castrovillari, una strada al cardiologo Giacinto Luzzi (1924-2012), cittadino illustre sempre attento ai bisogni degli altri, soprattutto dei più deboli. La cerimonia si è tenuta, nei giorni scorsi, lungo la strada che collega via Lucio Gioffre’ a Via Madonna dell’Idria, nell’area a sud-ovest dell’abitato. A togliere il drappo, il sindaco, Mimmo Lo Polito, circondato dai familiari del compianto medico, da cittadini, uomini di partito, ex amministratori, consiglieri di diverse appartenenze e colleghi che hanno, in più modi, sottolineato le doti dell’uomo, del politico e dello scrittore originario di Oriolo e castrovillarese d’adozione; animo impavido con uno sguardo incessantemente attento alla tutela e alla salute della persona bisognosa e debole.
Era ciò che lo animava e lo ha sempre seguito dalla sua città natale, Oriolo, attraversando Laino Castello e poi Laino Borgo, fino a Castrovillari dove risiederà dal 1976, mettendo a frutto i suoi studi universitari svolti a Bologna e, soprattutto, la sua tensione ideale e politica. Per lui, la medicina era una missione, come hanno testimoniato in tanti a supporto della sua moralità e rettitudine: la figlia Rossella per la famiglia, Ugo Rizzuti, il cardiologo Franco Corrado (originario di Oriolo e suo caro amico), Maria Teresa Armentano di Laino Borgo, la quale ha sottolineato le doti e le capacità di Luzzi in quel centro che non lo dimentica e, ancora, Francesco Cappelli, che ne ha rilanciato il piglio da scrittore proponendo l’importanza di recuperare le opere, tutte edite da “il Coscile”. Luzzi ricoprì ruoli importanti in più istituzioni, da iscritto del PCI, e con un’unica stella polare: essere coerente e a servizio del prossimo. Visse questo impegno nelle sue candidature al Comune di Oriolo, per Castrovillari, e correndo per la Provincia, la Regione e il Senato. Oltre ad una rara dedizione per la medicina, Luzzi si è distinto anche per la sua profonda vena poetica in vernacolo e la sua intensa attività culturale, non solo politica.
L’ho conosciuto, l’ho apprezzato come uomo e come professionista, non lo dimenticherò.