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Castrovillari. La storia del calciatore del Cosenza ucciso in un campo di concentramento

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di Federica Grisolia – “Il mediano di Mauthausen”. Per non dimenticare la Shoah e lo sterminio degli ebrei, è stato presentato ieri (lunedì 23 gennaio) agli studenti – con qualche giorno di anticipo perché il 27 gennaio, Giornata della Memoria, a Castrovillari è festa patronale (San Giuliano ndr) e, dunque, le scuole sono chiuse – il libro scritto dal giornalista Francesco Veltri. L’iniziativa, organizzata dalla sezione ANPI (Associazione nazionale Partigiani d’Italia) “Castriota-Magnelli” di Castrovillari e tenutasi nella sala polifunzionale della chiesa di San Girolamo, conclude il progetto “I valori della Costituzione – ANPI incontra studentesse e studenti”, a cui hanno aderito le scuole superiori ITI “Fermi” e IIS “Mattei-Pitagora-Calvosa”.

In una sala gremita di studentesse e studenti, di docenti e dei tanti ospiti intervenuti, dopo l’introduzione, ricca di spunti di riflessione, a cura di Donatella Laudadio, che ha anche coordinato i lavori, il sentito ringraziamento all’Amministrazione comunale di Castrovillari sempre vicina ed attenta alle iniziative di ANPI. A seguire saluti ed interventi della presidente ANPI “Castriota-Magnelli”, Ivana Grisolia, la quale ha rammentato che «questa giornata deve essere ricordata quale baluardo di libertà e di democrazia, per non dimenticare cosa sia stata la Shoah e le milioni di vittime che produsse». Il presidente della Polisportiva del Pollino, Aurelio Erbino, ha ricordato che «ai violenti e discriminatori regimi nazisti e fascisti molti sportivi si opposero con azioni importanti». Tra questi, appunto, Vittorio Staccione, protagonista del libro. Questa, infatti, è la storia di un calciatore e della sua vita, che cambia radicalmente in un freddo pomeriggio d’inverno del 1915, nella Torino operaia. Ha appena undici anni e sta giocando a pallone insieme ai suoi amici del quartiere quando viene notato da Enrico Bachmann, il mitico capitano granata. «Ti andrebbe di allenarti con i ragazzi del settore giovanile?» Vittorio risponde di sì. Una svolta che è per sempre. In pochi anni diventerà un elemento importante della compagine della sua città, fino alla conquista dello scudetto insieme a campioni assoluti come Libonatti, Baloncieri e Rossetti. Ma alla passione per il calcio, Vittorio, spinto da suo fratello Francesco, alterna quella per la militanza politica, condotta dalla parte degli operai, degli sfruttati e di tutti coloro assetati di giustizia. Una scelta che, in un periodo in cui la prepotenza del regime fascista inizia a perseguitare chi non si allinea alle regole di Benito Mussolini, pagherà molto cara, ma sempre a testa alta.

Nel saluto per ANPI provinciale “Paolo Cappello” Francesca Marino, vicepresidente, «plaude all’importante iniziativa della sezione castrovillarese che – nei fatti – realizza una grande alleanza democratica ed antifascista e riporta il ricordo delle partigiane e dei partigiani, giovani, esattamente come i tanti studenti oggi presenti in sala a cui lancia la forte richiesta di diventare custodi della democrazia che non è conquista definitiva». Giuseppe Guido, segretario generale CGIL Pollino Sibaritide Tirreno, sollecita i giovani «ad esporsi e schierarsi a difesa dei più deboli, contro ogni tipo di prevaricazione, per la pace»; il vicepresidente ICSAIC, Francesco Spingola, infine, riporta «l’immenso patrimonio dell’Istituto stesso a disposizione delle scuole e di chiunque voglia approfondire tematiche relative alla storia dell’antifascismo calabrese».

Dopo il saluto dei docenti delle due scuole partecipanti, l’autore del libro “Il mediano di Mauthausen”, il giornalista Francesco Veltri, ha interessato tutti con le emozionanti parole sul suo libro. La vita di Vittorio Staccione, eccellente mediano torinese, che ha giocato anche nel Cosenza (1931-1934), innamorato dello sport, della sua bellissima moglie, che prematuramente viene a mancare, e dell’impegno politico sempre dalla parte degli operai vessati da un regime che annientava la dignità e spegneva le coscienze. Infine, le numerose domande di studentesse e studenti, parte fortemente attiva del progetto, hanno valorizzato la mattinata con le domande rivolte all’autore che ha soddisfatto la loro curiosità.

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