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Trebisacce. Minoranza critica scelta dell’Amministrazione di non aderire a stralcio cartelle

Trebisacce. Minoranza critica scelta dell’Amministrazione di non aderire a stralcio cartelle
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di Pino La Rocca – Rinunciando a consentire “lo stralcio” delle cartelle esattoriali inferiori a 1.000 euro accumulatesi dal I° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015, l’Amministrazione comunale di Trebisacce ha perso l’occasione per stare dalla parte dei bisogni dei cittadini. E’ quanto affermano in una nota-stampa diffusa all’indomani del Consiglio Comunale del 30 i consiglieri d’opposizione del gruppo “Insieme si può” Antonio Aurelio e Domenica De Marco. L’esecutivo – è emerso dal Consiglio Comunale – ha deciso di non accedere allo “stralcio” per evitare ricadute negative sul bilancio del Comune. In realtà la norma, secondo quanto scrive il gruppo “Insieme si può”, lasciava aperte solo due opzioni “stralcio o non stralcio” da comunicare entro il 31 gennaio 2023 all’Agenzia delle Entrate. “Premesso – scrivono Aurelio e De Marco per contro dell’omonimo gruppo, – che la lotta alla grande evasione fiscale resta anche per noi uno degli obiettivi prioritari, a nostro parere, non trattandosi di un condono ma di una “tregua fiscale” che serviva ad aiutare chi negli anni ha accumulato debiti inferiori a 1.000 euro con la pubblica amministrazione, abbiamo da subito palesato la nostra apertura”.

Secondo il suddetto gruppo, prima di assumere una decisione così importante, forse sarebbe stato meglio valutarne l’impatto sui conti del Comune. Sempre secondo “Insieme si può” questi crediti, trattandosi di importi esigui caricati di costi di gestione e spese di riscossione, sono già stati considerati di difficile se non impossibile riscossione tanto che molti di quei residui sono stati stralciati e dunque risultano privi di ricaduta economica sul bilancio del Comune. “Perché riportarli ancora in bilancio? – Si chiedono i componenti di “Insieme si può” dandosi anche la risposta – “Semplice: far quadrare i conti, a discapito dei contribuenti, anche se poi solo una piccola parte di questi tributi – incalzano i consiglieri di Minoranza chiamando il causa il Ragioniere del Comune che anche in Consiglio avrebbe sostenuto trattarsi di somme vetuste riportate in bilancio solo parzialmente – verrà effettivamente riscossa”. Per i consiglieri di “Insieme si può” l’adesione allo “stralcio” avrebbe dunque permesso un alleggerimento della posizione dei contribuenti che oggi sono oggettivamente in difficoltà anche a causa della grave crisi che attanaglia le famiglie. “Ecco perché, – concludono i rappresentanti del gruppo “Insieme si può” – anzicchè continuare a vessare i cittadini, sarebbe stato più opportuno dare seguito ad una migliore allocazione delle risorse finanziarie dell’ente comunale troppo spesso poco efficace ed efficiente, a cui a breve dedicheremo un’ampia discussione”.

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GIUSEPPE PAGANO
GIUSEPPE PAGANO
1 anno fa

Le tasse si possono non condividere ma si devono pagare.Sempre.La minoranza , per i bisognosi , cerchi altre soluzioni più appropriate.