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Trebisacce. Elette Alto Jonio contro Autonomia Differenziata. «Si divide l’Italia»

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di Vincenzo La Camera – Il Coordinamento delle Elette dei Comuni dell’Alto Jonio Cosentino (sindache, consigliere ed assessore), riunitosi a Trebisacce presso la Sala Consiliare il 5 febbraio, «ritiene che il Disegno di legge sull’Autonomia Differenziata (secondo cui le regioni a statuto ordinario possono chiedere di avere competenza esclusiva su alcune materie, ndr), approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri, sia fortemente pregiudizievole per l’unità del Paese, per i diritti sociali e per le conquiste civili, con particolare riferimento al Meridione», è quanto dichiara la portavoce Maria Rita Acciardi, consigliere comunale di Amendolara e promotrice dell’iniziativa riguardante il Coordinamento al femminile. «L’approvazione del ddl, attraverso cui si vorrebbe dare il via alla formalizzazione di nuove intese tra regioni e governo, al perfezionamento di quelle già stipulate da Veneto, Emilia Romagna e Lombardia ed all’intero processo di regionalismo differenziato, nonché l’approvazione dei commi dal 791 all’ 805 della legge di Bilancio (che descrivono il percorso tecnico burocratico per la determinazione dei Livelli essenziali delle prestazioni finalizzata a varare l’AD), ci mettono di fronte al rischio, immediato e concreto, di legittimare la divisione irreversibile del Paese, accentuando ulteriormente le diseguaglianze tra le Regioni del Centro Nord e quelle del Sud».

Secondo le donne elette nell’Alto Jonio, «le conquiste sociali, i diritti, i servizi pubblici, la politica sull’ambiente, la sanità, la scuola, le infrastrutture, la tutela e sicurezza sul lavoro, la contrattazione nazionale ecc. subirebbero un tracollo che potrebbe portare allo scontro tra territori, al dumping sociale, alla divisone della Nazione. A cominciare dalla sanità, la cui regionalizzazione condurrebbe direttamente alla privatizzazione, con riferimento soprattutto al Mezzogiorno, che già parte da condizioni di assoluta diseguaglianza, e ciò comporterebbe una vera e propria compromissione, nel caso specifico, del diritto alla salute dei ceti meno tutelati». Di fronte a questo inquietante scenario, il Coordinamento ha lanciato un appello a tutte le forze istituzionali, sociali e politiche dell’Alto Jonio e della Calabria, affinché rivendichino, prima ancora che si possa addivenire a qualsivoglia forma di Autonomia Differenziata, la necessità di condizioni di eguaglianza nei trasferimenti dello Stato e nel godimento di servizi e diritti civili e sociali da parte dei cittadini e delle cittadine meridionali. Il documento, approvato dalle Elette dei Comuni dell’Alto Jonio Cosentino nella riunione di Trebisacce, è stato trasmesso a tutti i sindaci del Comprensorio, alla Provincia di Cosenza, alla Regione Calabria ed al Consiglio dei Ministri.

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