di Vincenzo La Camera – Papa Francesco nel corso dell’Angelus di domenica (12 febbraio) a mezzogiorno ha salutato dalla sua finestra, al termine della preghiera in diretta su RaiUno, anche i giovani della parrocchia Madonna della Salute di Amendolara Marina. Infatti alcuni ragazzi della parrocchia, accompagnati dal parroco don Nicola Mobilio e dal suo vice, don Luca Pitrelli, si sono recati, questo fine settimana, nella Capitale per un momento comunitario di preghiera e appartenenza come tappa importante di un percorso di fede e fratellanza. Dopo aver visitato i luoghi simbolo del Vaticano, si sono recati in Piazza San Pietro per il consueto Angelus domenicale con tanto di striscione rappresentativo. Un Angelus, quello di Francesco, incentrato sull’amore vero, cristiano. Un amore che va oltre i comandamenti che la Chiesa invita a rispettare; un amore reale, vissuto, consapevole, costruito giorno dopo giorno con atti concreti. «Non basta non uccidere il proprio fratello – dice il vescovo di Roma – se poi lo feriamo con le parole». Francesco ha, poi, lanciato un appello a non dimenticare i cittadini di Siria e Turchia, colpiti dal devastante terremoto, e gli abitanti dell’Ucraina, ancora vittima della guerra. Il Papa ha regalato ai giovani di Amendolara un saluto, di quelli che confortano il cuore e regalano speranza per la vita di ciascuno di questi ragazzi che torneranno a casa con un ricordo indelebile.
