di Vincenzo La Camera – Il regalo più bello per il suo centesimo compleanno. Vincenzo Toscani ha festeggiato il 13 febbraio un secolo di vita, nella sua camera da letto. Ma non era affatto da solo. A fargli compagnia in questo giorno speciale, l’Eucarestia del Signore. Infatti il signor Vincenzo, una vita trascorsa nei campi con la nobile arte dell’agricoltore, ha visto materializzarsi davanti a lui un altare con quattro sacerdoti che hanno celebrato la Santa Messa davanti al suo letto, dove Vincenzo trascorre le sue giornate assistito amorevolmente dalla sua unica figlia Anna, supportata negli anni da sua cugina Antonella. Ci troviamo a Roseto Capo Spulico, al confine con il territorio di Montegiordano. Anna frequenta entrambe le parrocchie ed è operatrice pastorale nella chiesa di Montegiordano Marina. Con tutto l’amore e la fede che la contraddistingue, ha voluto regalare questo speciale momento al suo adorato papà, nato il 13 febbraio 1923: un secolo fa. Don Giuseppe Cascardi e don Giovanni Lattuca, parroci di Montegiordano, hanno celebrato la funzione religiosa assieme a don Franco Gimigliano e don Antonio Cavallo, preti a Roseto Capo Spulico, con quest’ultimo fraterno amico di Vincenzo da oltre sessant’anni.
Un momento di intima spiritualità al quale hanno partecipato anche suor Cristina e suor Juana che operano nella comunità di Montegiordano. Un’esperienza unica anche per i sacerdoti che hanno celebrato il compleanno di Vincenzo Toscani con una Santa Messa speciale. Il Signore è sempre al capezzale degli anziani e ammalati, non li abbandona mai e li conforta anche con messaggi concreti. Nel corso della Messa, il parrocchiano centenario ha ricevuto anche l’unzione degli infermi che la Chiesa celebra il giorno dedicato alla Madonna di Lourdes, l’undici febbraio. Anche l’Amministrazione Comunale di Roseto Capo Spulico sabato 18 febbraio omaggerà il proprio concittadino Vincenzo Toscani per il prestigioso compleanno. «Ringrazio il Signore per ogni cosa che la vita mi ha riservato e ancora mi riserverà – dice Anna -. Mio padre riceve sempre i sacramenti a casa. E di questo sono grata al Signore. Il mio papà ha fatto sempre l’agricoltore – racconta Anna a Paese24 – sostenuto dalla mia cara mamma Maria che non c’è più da dodici anni. Papà non si è mai risparmiato e mi ha donato i valori più importanti dell’onestà e dell’umiltà».
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