Elly Schlein ha vinto le primarie del Partito Democratico diventando la nuova segretaria dem. Con il 53,8% ha avuto la meglio su Bonaccini che si è fermato al 46,2%. Ma i due sfidanti hanno voluto subito sottolineare che non c’è il rischio di scissione: «Io sono a disposizione per dare una mano – ha detto il presidente dell’Emilia Rimagna-». «Mando un saluto caloroso a Stefano Bonaccini – gli ha risposto lei – ringraziandolo per il confronto alto e rispettoso che abbiamo avuto. Lavoreremo per l’unità, il mio impegno è di essere la segretaria di tutte e di tutti, per tornare a vincere».

La Schlein, prima donna della storia italiana a guidare la principale forza della sinistra, ha vinto le Primarie con un netto vantaggio in tutto il Paese e nella maggior parte delle regioni italiane, ma non in Calabria. In controtendenza rispetto alla dinamica nazionale la Calabria ha premiato Stefano Bonaccini in testa con 23.254 voti, pari al 65%, rispetto alla sua sfidante, che ottiene 12.745 voti pari al 35% e protagonista comunque anche in Calabria di una rimonta rispetto al primo turno riservato agli iscritti del Pd.

La vittoria di Schlein era l’esito meno quotato alla vigilia. Poi l’alta affluenza alle Primarie, che ha superato il milione di votanti, ha pian piano fatto crescere fra i sostenitori di Schlein la speranza di ribaltare il voto nei circoli. Elena Ethel Schlein viene da una famiglia italo-americana. Nata il 4 maggio 1985 in Svizzera, da madre italiana e padre americano, Schlein vive a Bologna, dove si è anche laureata in giurisprudenza. La neo segretaria ha chiaro il compito che l’aspetta: «Ringrazio il popolo democratico, un popolo che si è riunito e ha risposto alla chiamata. Ora la responsabilità e non tradire questa fiducia e avere l’ossessione di riportare al voto i tanti che si sono astenuti negli ultimi anni».