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Una croce fatta con i resti del barcone alla Via Crucis sulla spiaggia del naufragio

Alcuni pezzi del barcone dei migranti, naufragato alle prime ore dell’alba di domenica 26 febbraio, nelle acque di Steccato di Cutro, sono stati recuperati per costruire una croce, attualmente custodita nella chiesa di Le Castella (frazione di Isola Capo Rizzuto, in provincia di Crotone). La simbolica iniziativa, invito alla riflessione e alla fratellanza universale, ma anche al ricordo delle vittime e alla speranza, è nata da un’idea di don Francesco Loprete, parroco di Le Castella. La croce, realizzata dall’artista locale Maurizio Giglio e benedetta ieri sera (3 marzo), venerdì di Quaresima, con il coinvolgimento di tutte le parrocchie della diocesi, sarà portata domani (domenica 5 marzo), alla Via Crucis, organizzata dagli Uffici Migrantes e liturgico dell’arcidiocesi di Crotone-Santa Severina, che si terrà alle ore 15, sulla spiaggia di Steccato di Cutro, a una settimana dal tragico naufragio. Con la Via Crucis, che avrà il titolo: “Con Cristo tra i migranti dinanzi all’indifferenza dei potenti” si intenderà “leggere il dramma umano di questi nostri fratelli alla luce della Passione salvifica di Cristo”.

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