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Montegiordano si prende cura dei suoi anziani. Nel borgo dei centenari «la vera ricchezza»

Montegiordano si prende cura dei suoi anziani. Nel borgo dei centenari «la vera ricchezza»
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di Vincenzo La Camera – Il Comune di Montegiordano si ricorda degli anziani. E non poteva essere altrimenti in un paese che negli ultimi anni ha festeggiato numerosi compleanni dalle cento candeline, tanto da essere ribattezzato il borgo dei centenari. L’Amministrazione Comunale ha omaggiato la terza età dedicando agli anzianotti concittadini, nella giornata di ieri (domenica), una festa tutta per loro. Canti, balli, qualche bicchiere di vino locale e buon cibo hanno animato un evento molto partecipato. Il pranzo comunitario nel salone parrocchiale di Montegiordano centro, è stato preceduto dalla Santa Messa. «Siete la nostra memoria storica – ha detto il sindaco Rocco Introcaso salutando i presenti -. Ci ricordate la vera ricchezza della vita che si conserva nelle relazioni umane, nel volersi bene e nella condivisione delle esperienze. Vi ringrazio per tutto ciò che avete fatto per la nostra comunità e per quello che ancora farete. Da parte nostra – ha concluso il primo cittadino – vi assicuriamo un impegno  e costante al servizio dei vostri bisogni e delle vostre preoccupazioni». Nel corso della festa, a testimonianza del curioso primato che accompagna Montegiordano – sono state consegnate due targhe ricordo ad altrettanti concittadini: nonna Angelina Introcaso, che ha compiuto 102 anni pochi giorni fa e nonno Nicola Morano che compirà 101 anni a luglio, con il riconoscimento ritirato dal figlio Domenico.

Una comunità che si prende cura dei propri anziani rappresenta un esempio di grande civiltà. In tanti contesti politico-sociali spesso e volentieri si strumentalizzano i giovani promettendo un impegno al fine di creare per loro nuove opportunità. Impegno il più delle volte, ampiamento disatteso. Gli anziani invece non vengono quasi mai considerati – neppure a parole – nonostante, soprattutto nei comprensori di periferia come può essere l’Alto Jonio Cosentino, tanti di loro ancora rappresentano paradossalmente il motore economico, sociale e culturale che immette quotidianamente linfa vitale nelle comunità in cui vivono. Ecco che l’esempio di Montegiordano rappresenta uno spunto di riflessione sul concetto di “prendersi cura” che passa non soltanto nella soddisfazione dei bisogni tout court, ma nella consapevolezza di dover creare, da parte delle Amministrazioni Comunali e delle parrocchie in primis, quelle condizioni di benessere psico-fisico con programmazioni mirate per la terza età.

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