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Rossano rivive la tradizione con “U ‘mmit e San Giuseppe”

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di Antonio Le Fosse – A Rossano, anche quest’anno, si è rinnovata una tradizione polare che riguarda “U ‘mmit e San Giuseppe”. In Contrada Iti, grazie al Comitato Festa di San Giuseppe dal 1915, ha organizzato, insieme al WWF Corigliano-Rossano Citra in collaborazione con il parroco don Clemente Caruso della Parrocchia Madonna del Buon Consiglio, l’ormai consueta manifestazione nella giornata di domenica 19 marzo 2023. Un appuntamento, dunque, che fonda le sue radici nel periodo della Grande Guerra. Un evento nato nel 1915, come atto di devozione della famiglia Campana, il quale è divenuto nel corso di un secolo, una vera e propria tradizione che si tramanda, ancora oggi, di generazione in generazione. In mattinata, davanti alla storica nicchia del Casino di Iti, dove è ubicata la statua del Santo, è stato piantato l’Albero della Memoria. Un albero di ulivo dedicato alle donne. In un contesto rurale, dove la terra è vita, l’ulivo rappresenta forza, e la natura esprime la forza delle donne attraverso il loro coraggio, la loro passione e la resistenza che mostrano quotidianamente, promuovendo le forze della natura che coabitano nella terra.

A seguire, presso il Casino di Iti, c’è stato il classico “U’ ‘mmit’ e San Giusepp” in cui sono stati offerti a tutti i partecipanti i tradizionali “tagghiarin’ e cicir” (tagliolini con ceci) che, da sempre, accompagna questa manifestazione popolare. Presenti, oltre al Club Trekking e al Circolo di Legambiente di Corigliano-Rossano, il sindaco Flavio Stasi, l’Assessore comunale all’Ambiente Damiano Viteritti e la consigliera comunale Liliana Zangaro (Presidente della Commissione Ambiente), ma anche i tanti cittadini della popolosa frazione rossanese. Nel pomeriggio, invece, c’è stata la celebrazione della Santa Messa da parte di don Clemente Caruso. Questa è stata animata dai canti religiosi del coro polifonico della Parrocchia della Madonna del Buon Consiglio di Contrada Amica. In seguito, poi, si è dato vita alla rappresentazione teatrale da parte dei giovani della stessa Parrocchia, tratta dal racconto “Cannili ‘e ppuri”, ispirata ad alcuni tratti salienti del libro dal titolo: “Il Ritorno del Viaggiatore”. In scena Mario Graziano, Giovanni Misuraca e Achiropita Sardignolo. Si è vissuta, dunque, una giornata all’insegna della spiritualità e della condivisione per un evento che, ancora oggi e dopo 108 anni, riesce ad emozionare e a coinvolgere, allo stesso tempo, l’intera comunità della popolosa frazione rossanese.

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