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Castrovillari. Otto Comuni firmano un protocollo antifascista con l’Anpi

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Un protocollo d’intesa nel nome dei valori antifascisti della Costituzione, è stato siglato, nei giorni, scorsi, da otto comuni del territorio Sibaritide-Pollino: Acquaformosa, Castrovillari, Cassano allo Jonio, Civita, Frascineto, Mormanno, San Basile e San Lorenzo Bellizzi, con la sezione Anpi “Magnelli-Castriota” della città del Pollino. A firmare, i sindaci Gennaro Capparelli, Mimmo Lo Polito, il vicesindaco di Cassano, Antonio Mungo, i sindaci Alessandro Tocci, Angelo Catapano, Paolo Pappaterra, Vincenzo Tamburi e Antonio Cersosimo. Firma che ha suggellato l’impegno ad intraprendere un percorso condiviso, a partire dagli eventi del 25 aprile e del 2 giugno. Prima di entrare nel clou dell’incontro, tenutosi nella sezione di Castrovillari, alla presenza dei soci Anpi, la presidente della sezione “Magnelli-Castriota”, Ivana Grisolia, ha ricordato il sindaco di Amendolara, Pasquale Aprile, venuto a mancare prematuramente proprio in quei giorni a causa di un brutto male. «Sarà l’inizio di un percorso condiviso, sinergico – ha dichiarato la presidente Grisolia – che concretizzerà l’impegno per l’affermazione e la difesa dei valori della nostra Costituzione attraverso una serie di iniziative che intraprenderemo nel nostro territorio». All’incontro erano presenti anche la vicepresidente provinciale Anpi, Francesca Marino, e il segretario generale della Cgil Pollino-Sibaritide-Tirreno, Giuseppe Guido.

«A settantacinque anni dall’entrata in vigore della nostra Costituzione – ha commentato, soddisfatto, il sindaco di Castrovillari, Mimmo Lo Polito – non possiamo dimenticare che la nostra non è una carta qualunque che costruisce un nuovo modello di Stato ma, invece, è la risposta forte al ventennio fascista, al riconoscimento, come fondamentali, di quei principi di civiltà e solidarietà che sono costati morti e conflitti. Il tempo che trascorre deve servire a migliorare il senso di comunità, deve garantire i nuovi diritti ad una società sempre più complessa, deve rendere sempre più effettivo il diritto alla diversità, deve tutelare il più debole, ma non dovrà mai scolorire il ricordo del perché il nostro paese nasce sui valori dell’antifascismo. Dimenticare favorisce il rischio, crescente, che sopraffazione, riduzione delle nostre libertà, aumento delle disuguaglianze sociali diventino sistema». (f.g.)

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