di Vincenzo La Camera – Ad Amendolara, week end dedicato al patrono San Vincenzo Ferrer (Valencia 1350 – Vannes 1419) che come di consueto, nel “Paese delle Mandorle”, si festeggia l’ultimo fine settimana del mese di aprile. Si parte oggi, giovedì, per terminare domenica. Questa sera, la statua di San Vincenzo Ferrer varcherà la soglia della chiesa “Madonna della Salute” in Marina dove sarà celebrata la Santa Messa alle ore 19.30. A seguire accensione del fucarazzo votivo (falò) nei pressi del bivio per salire al Paese, a Largo San Vincenzo, dove dal 2021 è collocata, in una nicchia, la statuetta del Santo Patrono. Domenica 30 aprile, invece, è prevista la celebrazione della Santa Messa Solenne alle ore 18 nella chiesa madre alla presenza del vescovo, don Francesco Savino. A seguire la processione per le vie del paese con la statua del predicatore domenicano. Nelle serate di venerdì e sabato spazio ai tradizionali fucarazzi (falò) che illumineranno la notte di Amendolara lungo un corteo che toccherà i punti strategici del centro storico.
UNO SGUARDO ALLA STATUA – L’iconografia legata alla figura del frate spagnolo – ricordato dalla Chiesa il 5 aprile – è molto complessa e allo stesso tempo carica di significati. La fiamma sopra la sua testa, ad esempio, rappresenta la forza dello Spirito Santo che lo illuminava e gli permetteva di predicare facendosi capire da tutti, nonostante parlasse soltanto valenciano. San Vincenzo che indossa l’abito domenicano, espone tra le sue mani (da come si può vedere bene dalla statua di Amendolara in foto) un libro che rappresenta il Vangelo con il quale il frate ci invita a seguire l’esempio di Cristo. Il dito alzato verso il cielo, invece, indica che tutti i miracoli che lui faceva provenivano dalla Grazia di Dio ed egli era soltanto un messo del Signore. E le ali dietro al suo corpo, facevano sembrare San Vincenzo, durante le sue prediche infervorate, quasi come un angelo dell’Apocalisse.