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Terremoto Pollino, da Consiglio Ministri arriva “stato d’emergenza” per comuni interessati

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Il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato d’emergenza per i comuni dell’area del Pollino situati nelle province di Potenza e Cosenza, colpiti dal sisma di magnitudo 5.3 della notte del 26 ottobre, giunto al culmine di uno sciame che durava ormai da due anni.

E’ questo “un primo importante passo per dare tranquillità e speranza alle popolazioni calabresi e lucane che da due anni vivono una situazione di emergenza che non accenna a placarsi”, ha commentato il sottosegretario della Regione Calabria con delega alla Protezione civile Franco Torchia.

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“Un’ assunzione di responsabilità del Governo che rappresenta anche un messaggio importante per i cittadini dell’area del Pollino – ha aggiunto poi Torchia – nel momento in cui c’è bisogno di uno sforzo congiunto da parte delle istituzioni per uscire dall’emergenza”. Dieci milioni di euro, in base alle stime degli amministratori locali sarebbe questa la cifra minima necessaria al ripristino della situazione e alla messa in sicurezza degli edifici, storici e non, messi in pericolo di crollo dal terremoto del 26 ottobre.

Il capo della protezione civile Franco Gabrielli ha evidenziato come il territorio abbia risposto correttamente all’emergenza provocata dal sisma, cosa che ha consentito di non avere vittime dirette dell’evento, ma che di certo non poteva impedire che gli edifici subissero evidenti danni. Nei prossimi giorni pertanto è atteso il via ai lavori che andranno a definire nel dettaglio i primi interventi per la messa in sicurezza degli edifici di importanza strategica sul territorio.

Luigi Adinolfi

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