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Papasidero. Dal borgo fantasma, studenti si ritrovano a fare rafting con il teletrasporto

Papasidero. Dal borgo fantasma, studenti si ritrovano a fare rafting con il teletrasporto
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di Vincenzo La Camera – “Un Parco di libri: turismo, cultura e natura a Papasidero”, questo il titolo della “tre giorni”, dal 8 al 10 maggio, organizzata dall’associazione Arca e cofinanziata della Regione Calabria (fondi PAC). Alla sua prima edizione, la manifestazione patrocinata dal comune di Papasidero, attraverso incontri, mostre, laboratori didattici di lettura animata ed esperienze di trekking per sentieri di grande fascino e ricchi di attrattori culturali, ha messo in contatto amanti della lettura e della sostenibilità ambientale di ogni età. Diversi i gruppi di studenti, provenienti anche da fuori regione, che in questi giorni hanno visitato il Parco archeologico della grotta del Romito e partecipato con entusiasmo ai laboratori di archeologia sperimentale appositamente organizzati. Grande interesse anche per le attività di animazione didattica nella frazione abbandonata di Avena, borgo aggrappato ad una roccia, in una posizione panoramica che domina la valle del fiume Lao ed il massiccio del Pollino. In questo luogo suggestivo, Angelo Napolitano e Michele Capalbo, ideatori e organizzatori dell’evento, hanno pensato e realizzato, avvalendosi di uno staff di esperti, un originale percorso didattico.

Nel tragitto messo in sicurezza per l’occasione dal comune di Papasidero – guidato dal sindaco Fiorenzo Conte – sono state tante le installazioni fotografiche sulle risorse naturalistiche del Parco nazionale del Pollino, che sono state ammirate da quanti hanno partecipato alla caccia al tesoro digitale e ad altri momenti legati al metaverso come la realtà aumentata mediante visori che, una volta indossati, sono stati capaci di isolare dal mondo i partecipanti e teletrasportarli in situazioni come una discesa di rafting nelle gole del fiume Lao o nella grotta del Romito. Insomma un’esperienza molto immersiva che ha catturato l’interesse di giovani e adulti e che ha permesso di fare riscoprire questi territori e la gente che nei secoli li ha abitati. Attività, fanno sapere gli organizzatori, che conclusa questa prima fase di sperimentazione porterà alla nascita di un nuovo attrattore turistico nel Parco.

 

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