di Cristian Fiorentino – Nonostante le minacciose nubi grigie e le condizioni meteo avverse, il cammino di Fede verso la Madonna è stato rispettato anche nel terzo sabato di maggio 2023. In marcia fin dall’alba, infatti, i pellegrini sono scesi numerosi verso la parrocchia “Santa Maria ad Nives” di Schiavonea. Nel mese di maggio, dedicato secondo usanza cristiana alla Vergine Maria, i fedeli coriglianesi stanno onorando come si conviene il tradizionale voto. Donne, uomini e bambini di qualsiasi età, tanti arrivati a piedi dal centro storico, dallo scalo e dalle altre frazioni, hanno affollato la chiesa del borgo marinaro per partecipare alla liturgia delle 6:30. I più intrepidi, pregando e recitando il Rosario, hanno affrontato con gioia il percorso, per giungere di buon ora a destinazione, devolvendo questo sacrificio alla Madonna e confidando nel “Suo” ascolto e soccorso. Come da copione ormai ogni sabato, anche in questo 20 maggio la chiesa schiavoneota è risultata affollata in ogni ordine con la consueta coda di partecipanti assiepati anche sul sagrato.
Celebrazione Eucaristica presieduta da Don Vittorio Salvati, sempre aiutato dai ministranti e dal coro parrocchiale. Coristi che, come da prassi, hanno accolto i pellegrini con uno speciale canto di buongiorno. Il parroco Salvati, unitamente ai vicari Don Luigi Martino e Don Raffaele Forellino, costituiscono l’unità parrocchiale delle contrade Fabrizio (San Nicola), Thurio, Apollinare (Sant’Apollinare), San Nico (San Gaetano Catanoso) e Torricella (Corpus Domini). Don V. Salvati durante l’omelia, prendendo spunto dal Vangelo, si è soffermato su alcuni snodi cruciali: «Attraverso la rivelazione di Gesù abbiamo conosciuto Dio nell’atto dell’affidamento. È attraverso la Fede che crediamo nel mistero celeste in cui la Vergine è stata compartecipe del progetto di Dio. L’esempio della Madonna che ha accettato la volontà dall’Alto deve servirci per affidarci senza remore al Signore. Il nostro deve essere un affidamento assoluto per riporre tutte i nostri affanni cercando l’ausilio di Maria. Durante la Sua vita la Madonna ha serbato e meditato nel suo cuore tante agitazioni, tante volte non sapendo cosa sarebbe accaduto, ma è rimasta sempre leale alla promessa di Dio. Maria è simbolo di sacrificio simile alle nostre privazioni che rappresentano tratti del nostro cammino. Maria ha saputo andare oltre la croce, sapendo che dopo il calvario si sarebbe adempiuto il giuramento della resurrezione e l’ascensione di Gesù alla destra del Padre. E così anche noi dobbiamo confidare e sapere che c’è un Padre che ci accoglie e una Mamma che ci sostiene. Fede con cui dobbiamo accompagnarci nella vita di tutti i giorni ed esportare tra coloro che ci stanno intorno».
A margine, dopo la recita della preghiera alla “Madonna della Schiavonea” e prima della benedizione, Don V. Salvati ha ringraziato tutti, dai ministranti ai fedeli nonché Padre Francesco Ansalone, reggente della parrocchia marinara, ricordando alcuni momenti della sua vita: «Ho un sentimento profondo che mi lega alla chiesa di Schiavonea e alla Madonna perché mia mamma d’estate era molto devota e frequentava questa chiesa. Vergine Maria che insieme a San Francesco, secondo me, rappresenta per i coriglianesi il punto massimo di devozione. Inoltre, ricordo bene il giorno che questo nuovo complesso parrocchiale è stato consacrato perché ero presente insieme al Vescovo e ad altri parroci per la concelebrazione». Prima del congedo, Padre Francesco Ansalone ha espresso gratitudine a tutti e in particolare allo stesso Don Vittorio Salvati annunciando che nel quarto e ultimo sabato in onore della Madonna, il prossimo 27 maggio, la Messa sarà presieduta dall’Arcivescovo Maurizio Aloise. Monsignore Aloise che ha accolto di slancio l’invito e che si è detto ben contento di presenziare ad un appuntamento così sentito e partecipativo in onore della Madonna.