di Pino La Rocca – Un lungo e caloroso applauso, al termine di una cerimonia liturgica lunga, solenne e a tratti commovente, ha salutato la consacrazione episcopale di monsignor Vincenzo Calvosa, 59 anni, presbitero della Chiesa Cassanese eletto Vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania (SA) dove farà il suo ingresso ufficiale sabato 24 giugno alle ore 18.00. Alla solenne liturgia celebrata secondo il rito imposto da Santa Romana Chiesa per la consacrazione di un Vescovo svoltasi presso il Centro Polivalente di Villapiana Scalo e presieduta da monsignor Francesco Savino nelle vesti di ministro consacrante, oltre a circa 15 Vescovi calabro-campani tra cui l’Eparca di Lungro Donato Oliverio e l’Arcivescovo di Napoli Mimmo Battaglia di origini calabresi, a centinaia di presbiteri, di diaconi e di religiose, hanno preso parte autorità militari e civili tra cui uno stuolo di sindaci, di amministratori locali e migliaia di fedeli provenienti da Laino Borgo, paese di origine del nuovo discepolo di Cristo, da Nocara, da Rocca Imperiale, da Altomonte e da Trebisacce dove Mons. Calvosa ha svolto il suo fecondo apostolato e da tantissime altre parrocchie delle Diocesi di provenienza e di destinazione.
«Sei stato – ha esclamato il Presule cassanese prima della lettura della Bolla Pontificia e prima di imporre le mani e spargere il sacro crisma sul capo del nuovo Vescovo – un autentico e generoso dono di Dio: per noi, per tutto il clero diocesano e per l’intero popolo di Dio che ha potuto sperimentare ed apprezzare le tue doti umane e spirituali di testimone della fede, di instancabile animatore delle comunità parrocchiali della nostra Diocesi nelle quali hai operato privilegiando sempre i giovani, i deboli e… le pietre scartate. La missione affidata a un Vescovo – ha ricordato mons. Savino richiamando il dettato del Concilio Vaticano II – è quella di intercedere tra Dio e il suo popolo. Una missione, questa, carica di responsabilità e quindi faticosa ma da vivere ostinatamente e con la consapevolezza che il peso di un popolo è leggero se lo si sopporta insieme e con piena fiducia nella misericordia di Dio». Alla dotta e toccante omelia del Presule Cassanese ha fatto seguito tutta la lunga e solenne liturgia prevista per la consacrazione di un Vescovo.
Una liturgia complessa e significativa, che si è contraddistinta per la partecipazione diretta dell’Assemblea dei fedeli guidata da don Giovanni Maurello ed è stata impreziosita dal carisma della musica e dei canti di un grande Coro Polifonico Interparrocchiale guidato dai Maestri Giacinto Ciappetta e Alessandro Saraceni. Una liturgia che è stata seguita da tutti in religioso silenzio e che ha registrato momenti davvero emozionanti, soprattutto quando il Vescovo Savino, prima di benedire e congedare tutto il popolo di Dio presente, ha dato la parola al protagonista diretto dell’impegnativa ma gratificante investitura che già in precedenza e per lunghi tratti non era riuscito a nascondere la commozione.