Lettera alla quale seguiva una risposta da parte di Caligiuri, in cui si comunicava la trasmissione dell’elenco alla Direzione Regionale per i Beni Culturali, al Sottosegretariato regionale alla Protezione Civile, al Comando Tutela e Patrimonio Culturale dell’arma dei Carabinieri. Il tutto nel giro di pochi giorni, ma da allora più nulla, solo intenti manifestati a parole, a cui non hanno fatto seguito gli auspicati “fatti”, questa l’accusa del sindaco di Morano, che rimprovera a più riprese nella lettera il mancato inserimento di Morano (nella foto, il centro storico) nel piano regionale dei Beni Culturali delle opere finanziabili dal Ministero e presentato dallo stesso assessore regionale alla Cultura lo scorso 10 novembre. Il piano regionale prevede (si legge sempre nella missiva) 70 interventi in 58 comuni diversi, tra i quali non sarebbe presente Morano. Ma non è tutto; Di Leone accusa ancora l’assessore alla Cultura Mario Caligiuri di aver fatto uso di Morano solo per una “mera se non squallida e ben veicolata iniziativa propagandistica”; da qui la dichiarazione di speranza in un “operoso ravvedimento e un cambio netto e volitivo della programmazione di risorse e dispositivi”, come prova della “vicinanza” dell’Assessore alle popolazioni del Pollino.
Luigi Adinolfi