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San Severino. Cornamuse da tutta Europa per omaggiare la Madonna del Pollino

San Severino. Cornamuse da tutta Europa per omaggiare la Madonna del Pollino
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di Federica Grisolia – San Severino Lucano “capitale” della cultura tradizionale per un giorno. Sabato 1° luglio, infatti ospiterà “The Network of European Bagpipers”, il Network delle Cornamuse Europee. Il gruppo di partecipanti arriverà a Bosco Magnano domani (venerdì 30 giugno), intorno alle 19.30, dove sarà accolto dal sindaco, Franco Fiore. Sabato mattina saranno accompagnati sulla vetta del Pollino in festa per la Vergine protettrice, assisteranno e parteciperanno alla processione di pellegrini, danzatori e suonatori di zampogna e strumenti tradizionali. Rimarranno al Santuario fino alle ore 20 circa.

«Siamo onorati di poter ospitare tale importante iniziativa che rientra nel programma Erasmus+ – dichiara il sindaco di San Severino Lucano, Franco Fiore -. L’evento di presentazione del progetto assume un doppio valore, perché coincide con la festa della Madonna del Pollino, e gli ospiti provenienti oltre che dall’Italia, dalla Lettonia, Croazia, Spagna, Slovacchia e Georgia saliranno sul Pollino e tra l’altro parteciperanno alla solenne celebrazione presieduta dal cardinale Mauro Gambetti, vicario generale di sua Santità per la città del Vaticano».

In particolare, l’evento di formazione organizzato dal partner di progetto italiano Associazione Multietnica offrirà ai partecipanti la possibilità di conoscere la ricca tradizione musicale delle zampogne in Basilicata. «L’obiettivo principale del progetto – spiegano dalla Multietnica – è quello di creare una rete europea che promuova la preservazione e la valorizzazione della musica tradizionale con focus sullo strumento delle zampogne. Il patrimonio culturale immateriale (ICH), rappresentato dalla conoscenza, dalle pratiche e dalle tradizioni dei cittadini europei, costituisce una parte fondamentale dell’eredità culturale dell’Europa. Il progetto mira alla creazione di una rete di associazioni, musicisti e operatori culturali legati alla musica tradizionale e allo strumento delle zampogne promuovendo la diversità culturale europea e allo stesso tempo preservandola. Attraverso la collaborazione tra i partner del progetto, si intende promuovere la consapevolezza del patrimonio culturale comune europeo e rafforzare il senso di appartenenza ad esso, sia tra gli artisti che tra le rispettive comunità. Il progetto prevede la realizzazione di eventi formativi, workshop e scambi di esperienze tra i partecipanti provenienti dai diversi paesi partner».

 

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