di Federica Grisolia – Trentasette anni con un’unica interruzione forzata, quella durante il Covid. Oltre 7500 artisti, più di 400 gruppi, 6 giorni di tradizioni, valori, usanze e costumi, una finestra aperta sul mondo. Questa è l’Estate Internazionale del Folklore e del Parco del Pollino, in programma a Castrovillari dal 18 al 23 agosto. Otto le nazioni che prenderanno parte all’evento: Argentina, Bulgaria, Colombia, Costarica, Ecuador, Polonia, Sud Africa, Italia. Un viaggio nel segno dell’integrazione delle etnie e delle loro culture. L’evento, organizzato dall’Associazione Culturale E.I.F, per la direzione artistica di Antonio Notaro ed inserito nel brand Castrovillari Città Festival, è stato presentato presso la sala Consiliare del Comune di Castrovillari. Hanno partecipato il sindaco di Castrovillari, Mimmo Lo Polito, l’assessore al Turismo, Ernesto Bello, il consigliere regionale, Ferdinando Laghi. Per il Parco del Pollino, presente il consigliere, Angelo Catapano; inoltre, Tilde Nocera, coreografa ufficiale dell’EIF e il direttore artistico, Antonio Notaro. A portare un saluto al popolo del festival, anche Anna De Gaio, presidente Commissione Regionale Pari Opportunità. Ed ancora, le allieve del Progetto Danza CEA e gli accompagnatori, quest’anno ben 14, sotto la guida di Rosangela Purcigliotti.
«Nei giorni del Festival – ha dichiarato il sindaco Lo Polito – la gente sarà catturata dai ritmi che non perdono il fascino e sono capaci di coinvolgere tutti, lasciandosi andare alla musica e, c’è da giurarci, succederà la stessa cosa anche quest’anno in piazza». Un programma ricco e coinvolgente all’insegna del miglior folklore mondiale, tra musiche, canti, danze e sfavillio di colori. Sei giorni di tradizioni, valori, usanze e costumi, una finestra aperta sul mondo che si arricchisce con la Messa della Pace dove tutti i gruppi presenti alla kermesse, di diverse religioni, si incontreranno in un unico abbraccio come in un mosaico che si incastona in un sud porta principale del Mediterraneo.
«Sarà un’immersione nel mondo delle tradizioni, del folklore, dei colori e delle danze popolari – ha commentato il direttore artistico, Antonio Notaro -. Si scopriranno usi e costumi di popolazioni lontane. Il Festival, sarà anche una bella occasione di amicizia tra popoli, di scambio culturale e di fratellanza. Esso rappresenta un vero e proprio asset di valorizzazione strategica, nonché straordinari veicoli dell’immagine di Castrovillari e della Calabria in Italia e nel mondo».
Anche quest’anno l’Estate Internazionale del Folklore rivolge un occhio al sociale, con “I bambini incontrano il Festival”, a cura di Tilde Nocera. Un viaggio tra i bambini e i gruppi partecipanti per raccontare di terre bellissime, di usi, di suoni originali, di costumi preziosi e vivaci, di saperi autentici che soltanto le tradizioni sanno mantenere e continuare nel tempo. Arte, Folklore, Musica e danza contro ogni barriera, con l’obiettivo di dimostrare che l’arte in generale sono una preziosa occasione visibile e tangibile di parità.
Non mancheranno le lezioni di ballo per il popolo del Festival, che, a fine spettacolo, potrà ballare insieme al gruppo che si è appena esibito. Piazza Municipio, si trasformerà in una discoteca a cielo aperto con il Fader J Festival Party, ed ancora il concerto dei “Cantustrittu”. Inoltre, visite guidate nel Parco Nazionale del Pollino e nel centro storico di Castrovillari.