Redazione Paese24.it

Rocca Imperiale. “Il Paese della Poesia” senza poeti. Il Federiciano svela le sue stele in Sicilia

Rocca Imperiale. “Il Paese della Poesia” senza poeti. Il Federiciano svela le sue stele in Sicilia
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di Vincenzo La Camera – Il famoso festival internazionale di poesia “Il Federiciano” che ha portato Rocca Imperiale a fregiarsi del titolo di “Paese della Poesia” quest’anno si svolgerà – per la prima volta dopo 14 anni – lontano dall’Alto Jonio, ospitato per la prima volta in Sicilia. Nella comunità di Rocca Imperiale serpeggia parecchia incredulità per questa novità che rischia di cancellare un percorso virtuoso di cultura creativa che aveva portato negli anni scorsi Rocca Imperiale a diventare la patria di poeti che si riversavano nel piccolo borgo dell’Alto Jonio affollando bad&breakfast, bar, ristoranti, pizzerie, lidi, mini market e qualsivoglia struttura ricettiva che poteva offrire loro un servizio che spesso e volentieri ricercavano anche nei paesi limitrofi. Quest’anno, dal 25 al 27 agosto, tutto questo indotto culturale ed economico si sposterà nella cittadina di Augusta, in provincia di Siracusa, che sarà invasa dalla community dell’Aletti Editore. Quest’anno i partecipanti al concorso sono addirittura 5000!

Era il 2008 quando l’editore Giuseppe Aletti, originario proprio di Rocca Imperiale, ebbe questa idea visionaria ed anche un po’ folle di realizzare un concorso, unico nel suo genere, che regala ai poeti l’eternità. Ed ecco che, anno dopo anno, il borgo di Rocca Imperiale veniva adornato di stele poetiche con i versi dei vincitori delle varie edizioni del Federiciano affiancati da quelli di poeti e cantautori già acclamati dalla critica che giungevano a Rocca Imperiale come ospiti. Un processo unico in Italia dove Aletti dimostra come la cultura possa trasformarsi in uno strumento di crescita non solo civile ma anche economico per una comunità. [nella foto da sinistra: il noto paroliere Mogol; Alessandro Quasimodo (figlio del Premio Nobel, Salvatore) e Giuseppe Aletti]

Non ci sta Ferdinando Di Leo, già sindaco di Rocca Imperiale e sostenitore del Federiciano lanciato proprio in quegli anni di amministrazione. «Mi rivolgo a chi governa in questo momento i processi di crescita e sviluppo culturale ed economico di una comunità – dice Di Leo. Mi auguro che rivedano queste scelte scellerate». Gli fa eco la capogruppo di “Rocca nel Cuore” in seno al Consiglio Comunale, Tiziana Battafarano. «Non riusciamo davvero a capire – commenta – come l’Amministrazione Comunale di Rocca Imperiale, nonostante questi numeri di portata nazionale, abbia voltato le spalle al Federiciano allontanandolo dal nostro paese».

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