di Pino La Rocca – Prendendo lo spunto dalle problematiche interne alla Maggioranza sfociate nel ritiro della delega a due assessori Claudio Roseto e Daniela Nigro, i tre gruppi consiliari di Opposizione hanno formalmente chiesto la convocazione straordinaria del consiglio comunale per discutere della “crisi interna all’amministrazione comunale che, – a giudizio dei consiglieri di Opposizione – ha causato la revoca delle deleghe a due componenti della Giunta. Rispettando l’esito delle urne, scrivono nella nota i consiglieri di Minoranza Domenica De Marco, Antonio Aurelio, Antonio De Santis ed Ermelinda Mazzei, ne abbiamo accettato il responso auspicando un buon governo della città e svolgendo, come si conviene tra Maggioranza e Minoranza, un’opposizione intransigente ma non pregiudiziale.
“Qualcosa – si legge testualmente nella nota diffusa dai tre gruppi – ha però inceppato l’attività amministrativa, provocando un evidente contrasto in seno alla compagine di Maggioranza, che potrebbe sfociare in una concreta crisi di governo, con le conseguenti ripercussioni sui prossimi ed inderogabili impegni amministrativi”. A seguito di un fisiologico confronto tra i consiglieri di Minoranza, avvalendosi dell’Art. 17 del Regolamento Comunale, i tre gruppi consiliari hanno perciò chiesto una urgente e straordinaria convocazione del civico consesso al fine di conoscere le motivazioni che, dopo un solo anno di mandato, hanno indotto il Sindaco alla revoca dei due assessori componenti dell’esecutivo. “I consiglieri di Minoranza, – si legge ancora nella nota – rilevano, concordemente, che Trebisacce, già reduce di circa due anni di commissariamento, ha necessità di avere un governo stabile e coeso così come la popolazione ha il diritto di conoscere le dinamiche interne alla casa comunale, poiché la stessa casa comunale appartiene a tutti e chi governa, ha il dovere morale, prima che politico, di dare conto di tutto ciò che vi accade. E siccome il consiglio comunale è l’organismo sovrano, – concludono i tre gruppi di Minoranza – ne abbiamo chiesto la convocazione straordinaria al fine di verificare la sussistenza delle condizioni per una buona amministrazione. Anche se è evidente concludono De Marco Aurelio, De Santis e Mazzei – che, ad oggi, l’attività amministrativa versa in una evidente fase di stallo e in contingenze fortemente ambigue”.