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Trebisacce accoglie il nuovo parroco don Pasquale Zipparri

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di Pino La Rocca – In una Chiesa traboccante di fedeli trepidanti di conoscere e accogliere il loro nuovo pastore e di tantissimi fedeli delle parrocchie che hanno avuto modo conoscerlo e di apprezzarne le doti spirituali e umane, don Pasquale Zipparri, 49 anni, presbitero della Diocesi Cassanese, ha fatto il suo solenne ingresso, in qualità di parroco-moderatore, nella parrocchia “Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria“ di Trebisacce. Lo ha scelto, dopo un comprensibile periodo di discernimento, il vescovo della diocesi mons. Francesco Savino che, nel corso della celebrazione eucaristica di domenica I° ottobre concelebrata con uno stuolo di sacerdoti e di diaconi e in presenza di numerose autorità militari e civili tra cui il sindaco della città Alex Aurelio, lo ha affidato alla nuova comunità parrocchiale quale successore di don Vincenzo Calvosa che ha retto la parrocchia per circa dieci anni e che, scelto dal Papa e dalla Santa Sede, è stato nominato vescovo e nuovo pastore della diocesi di Vallo della Lucania.

“Sono contento, ben conoscendo e apprezzando il tuo impegno e il tuo rigore sacerdotale – ha detto mons. Savino ricordando che don Pasquale è anche cancelliere della Curia Diocesana – di averti scelto per la guida di questa grande e bella parrocchia guidata finora da don Vincenzo Calvosa. Una parrocchia bella ma impegnativa, ricca di molteplici attività e perciò – ha detto il presule cassanese – fortemente bisognosa di una guida sicura e carismatica che la sostenga e la guidi con sapienza nel prezioso cammino della fede. Potrai contare – ha aggiunto mons. Francesco Savino ricordando la numerosa presenza in parrocchia di movimenti, di gruppi di preghiera e di associazioni caritatevoli e di volontariato che collaborano attivamente con la parrocchia – sulla preziosa collaborazione di don Nicola Cataldi molto apprezzato e benvoluto da tutta la comunità e che ha sempre avuto uno stretto rapporto di stima e di rispetto con il mio caro confratello mons. Vincenzo Calvosa”.

Rivolto poi all’assemblea dei fedeli il vescovo ha invitato tutti a fare comunità, a collaborare fattivamente con il nuovo parroco ed a camminare insieme attraverso il percorso sinodale e inclusivo indicato da Papa Francesco. “Fidatevi di chi vi guida, – ha raccomandato mons. Savino rivolto ai fedeli delle quattro parrocchie di Trebisacce – accompagnate i sacerdoti con le vostre preghiere, confidatevi sempre con loro, cercate di agevolare il loro ministero pastorale e continuate a camminare insieme, come avete fatto finora, seguendo il carisma delle comunità parrocchiali che abbiamo istituito qui a Trebisacce”.

Dopo il saluto del sindaco, Alex Aurelio, che si è detto pronto a collaborare ed a sostenere l’attività pastorale del nuovo parroco e dopo il benvenuto e la consegna al nuovo parroco di una bella icona della Madonna da parte di tutta la comunità parrocchiale, ha preso la parola un emozionato don Pasquale Zipparri che ha subito ringraziato tutti per la bella e toccante accoglienza, a partire da tutte le autorità presenti. “Sono grato e riconoscente – ha detto subito don Pasquale – al nostro caro vescovo per avermi affidato questa bella e grande realtà parrocchiale per la cui guida mi sento inadeguato, anche perché subentro a don Vincenzo Calvosa che ho avuto modo di conoscere e di apprezzare e che ho scelto quale mio sacerdote-modello. Il mio ricordo grato e riconoscente – ha aggiunto Don Pasquale – va innanzitutto alle comunità parrocchiali (Montegiordano e Rocca Imperiale) nelle quali ho operato sin da giovane, sempre con impegno e con entusiasmo. Grazie alla vostra umanità e alla vostra generosità – ha aggiunto – mi avete fatto crescere e maturare e vi saluto perciò con il cuore colmo di gioia, sicuro di poter contare sulle vostre preghiere per poter essere all’altezza del gravoso compito affidatomi dal vescovo e di poter dare continuità nella guida della preziosa eredità di don Vincenzo Calvosa”. Alla Santa Messa ha fatto seguito un momento di convivialità e di socializzazione tra le comunità parrocchiali interessate e presenti.

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