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Trebisacce. Severa condanna verso sterile propaganda del sindaco. «Cittadinanza mortificata»

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di Vincenzo La Camera – «Intendiamo stigmatizzare l’attività di propaganda sterile e sensazionalistica, attuata in questi giorni dal sindaco pro tempore, Alez Aurelio, mediante l’enfatizzazione di una realtà immaginaria, con un’artefatta proliferazione di comunicati stampa che offendono l’intelligenza dei cittadini». Esordiscono così i consiglieri comunali ed ex assessori Daniela Nigro e Claudio Roseto; la consigliera comunale Carlotta Andriolo e il presidente del Consiglio Comunale, Salvatore Carlomagno ormai separati in casa tra gli scranni dell’assise cittadina. I quattro intendono evidenziare una campagna di stampa, a colpi di comunicati, messa in piedi con l’obiettivo di distogliere l’attenzione della comunità di Trebisacce dai veri problemi, uno su tutti un’Amministrazione Comunale spaccata.

«Nella nostra veste di consiglieri comunali, pertanto, abbiamo la responsabilità di svolgere un’attenta analisi della situazione attuale e valutare i gravi rischi di un sindaco in preda ad uno spasmodico desiderio di visibilità, privo di legittimazione consiliare e popolare, senza capacità e sensibilità politico-amministrative e, per questo, inconsistente e senza un disegno futuro. Riteniamo che non sia affatto un’azione utile alla comunità quella di attuare un’ipocrita propaganda dell’indifferenza e fingere di poter proseguire la consiliatura con un siffatto atteggiamento irresponsabile, che mortifica la centralità del Consiglio Comunale, la volontà e l’intelligenza dei cittadini e, quindi, irrispettoso della sovranità popolare».

I quattro amministratori ritengono inoltre che sia giunto il momento di tirare le somme di fronte a questa situazione di stallo. «Risulta doveroso, pertanto, accertare tempestivamente il venir meno dell’imprescindibile rapporto di fiducia tra l’organo che incarna la suprema volontà dei cittadini e il sindaco pro tempore, secondo le regole democratiche sulle quali deve imprescindibilmente fondarsi la Politica, in quanto siamo tutti consapevoli dei pericoli di un’autorità che vorrebbe – da sola e senza alcun confronto – provare a legittimare sé stessa mediante il ricorso alla propaganda. Per tale ragione, abbiamo il dovere morale e politico di assumerci le nostre responsabilità, adottando le necessarie determinazioni per la salvaguardia dell’interesse della città di Trebisacce. Ci teniamo ad evidenziare che i finanziamenti in corso risultano già quasi tutti aggiudicati o affidati e dev’essere solo compiuta l’attività gestionale di competenza esclusiva degli uffici preposti, pertanto la conclusione anticipata della consiliatura non arrecherebbe alcun pregiudizio alla realizzazione delle relative opere».

Dal canto suo, il sindaco Aurelio proprio stamattina ha pubblicato una lettera aperta ai cittadini dove predica la “politica del sorriso e dell’ottimismo”, rinnovando la gratitudine alla squadra di assessori e consiglieri con i quali sta amministrando Trebisacce. «Io ci sono, noi ci siamo – dice il sindaco -. Non v’è spazio alcuno per equivoci e diverse interpretazioni, che del resto non servono a nessuno; rivendicando al tempo stesso e con altrettanta autenticità – specifica Aurelio – quella libertà di pensiero e di azione, di proposta e di confronto costruttivo che è il sale delle nostre democrazie».

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