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Albidona. “L’ultimo asino” al Torino Film Festival. Il tramonto della civiltà contadina

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di Vincenzo La Camera – Quella civiltà contadina che lentamente muore, come un dolce tramonto in una lunga giornata estiva. Ma che ancora, con sprazzi di quella vita, tenta di sopravvivere all’avanzare impetuoso della modernità, attirando l’attenzione di chi sa cogliere questi attimi per tracciarne memoria. “L’ultimo asino” è un cortometraggio del regista Angelo Urbano, prodotto da Magda Film, che sarà presentato in anteprima il 27 (ore 17.15), il 28 (ore 11) e il 29 (ore 22.15) novembre al cinema Romano per il “Torino Film Festival”. Un anziano contadino che non si arrende al peso degli anni e tutte le mattine prepara il suo asino per recarsi in campagna, come fa da una vita. Pur consapevole dei cambiamenti che sopravanzano, l’uomo resta aggrappato alla sua esistenza. Siamo ad Albidona, un piccolo paese in provincia di Cosenza, nell’Alto Jonio, ai confini con la Basilicata. Zì Giuseppe con il suo asinello, accompagnano il telespettatore, lungo un viaggio nella storia. Questo anziano contadino tutte le mattine si serve del suo asino per raggiungere la sua campagna; il suo passo è lento, ma non cede. Metaforicamente vive il suo tempo, ma con il suo passo.

L’IDEA – «L’ultimo asino – spiega il regista Urbano, originario proprio di Albidona – è nato dal desiderio di raccontare un mondo prima della sua definitiva scomparsa, di lasciare una traccia della nostra storia. Un mondo arcaico e rurale che credevamo fosse estinto ma che vive ancora e forse per un’ultima volta attraverso il nostro vecchio contadino e il suo inseparabile compagno, l’ultimo asino di questo villaggio. Insieme a loro attraversiamo la bellezza del paesaggio che li avvolge e li culla e sentiamo tutta la fatica di un uomo che non si arrende al peso degli anni e continua a vivere come ha sempre fatto, con le sue abitudini, i suoi ritmi, il suo tempo».

IL REGISTA – Angelo Urbano è un giovane regista che vanta collaborazioni per diversi film acclamati dalla critica, tra cui “Scordato” (2021) di Rocco Papaleo; “Il Buco” (2019) di Michelangelo Frammartino; “Aspromonte” (2018)” di Mimmo Calopresti; Noi e la Giulia” (2013) di Edoardo Leo; “Gli ultimi saranno gli ultimi” (2015) di Massimiliano Bruno. Nonchè fiction Rai come “La Sposa”, “L’allieva”, “I bastardi di Pizzofalcone”.

 

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