di Federica Grisolia – Le “Voci dal Passato” riecheggiano nella poesia di Annalisa Potenza, professoressa, scrittrice e pittrice di Pescara, in modo talmente sapiente da lasciare un’impronta indelebile, proprio come la storia, che diventa faro con i suoi numerosi esempi. L’opera, dal titolo, appunto, “Voci dal Passato,” è pubblicata nella collana “I Diamanti della Poesia” dell’Aletti editore. «Ogni poesia – racconta l’autrice – è dedicata a figure famose del passato, il cui esempio è sempre attuale e da seguire. Sono convinta che leggere e scrivere racconti, poesie, biografie, dialoghi ispirati alla vita e all’opera dei personaggi della storia antica e moderna, costituisca un importante momento di riflessione al fine di comprendere “in quale momento” dell’esistenza ci troviamo e, quindi, se è il caso di continuare a dirigerci verso una determinata direzione oppure cambiare rotta».
I versi sono dedicati alla storia e al pensiero di grandi letterati come Saffo, Virgilio, Dante Alighieri, Eugenio Montale, Giacomo Leopardi, Ugo Foscolo, Charles Baudelaire, Emily Dickinson, William Shakespeare e Alda Merini, di importanti filosofi come Hegel, Platone e Socrate, di preziose figure religiose, come Gesù e la Vergine Maria, Maometto, San Francesco e madre Teresa di Calcutta, di musicisti sublimi come Mozart, di pittori famosi come Leonardo Da Vinci e Claude Monet, di scienziati geniali come Albert Einstein e Charles Darwin, di personaggi storici come Napoleone Bonaparte, Cleopatra, Cristoforo Colombo, Mahatma Ghandi, Giovanna d’Arco, Elisabetta Di Baviera. «Sono tutti personaggi fondamentali – sottolinea, nella Prefazione, Hafez Haidar, più volte candidato al Premio Nobel per la Letteratura – che hanno scritto con le loro opere pagine indelebili nella storia dell’intera umanità e che ci hanno insegnato il valore della giustizia, della libertà, della democrazia, della creatività, della generosità, dell’altruismo e dell’amore verso il prossimo».
Le voci del passato creano legami con il presente, intrecciandosi con la sfera dell’emotività, dell’inconscio e dell’intangibile, proprio come, nei versi, si intrecciano forma e contenuto, spirito riflessivo e passionale. La poesia diventa “portavoce”, dunque, dei comportamenti e delle azioni di importanti figure del passato che hanno segnato la storia, “maestra” di vita per la crescita individuale e collettiva, anche in una società sempre più disorientata e globalizzata, dove coltivare l’arte, in qualsiasi forma, può risultare catartico. «La storia – scrive l’autrice nella sua Prefazione – ci avverte che è ora di costruire finalmente una nuova società fondata sull’amore e sull’uguaglianza, dove non esistono più le categorie di passato, presente, e futuro, e neanche un “eterno ritorno”, ma semplicemente una sincronicità, un presente nel quale tutte le nostre azioni, pensieri e sentimenti convergono in un punto in cui l’inizio e la fine si dissolvono e tutto ha un senso, semplicemente perché esistiamo».
La silloge si propone proprio questo obiettivo: analizzare i grandi protagonisti del passato, ma sempre attuali, affinché l’uomo, nel presente, acquisisca maggiore consapevolezza di ciò che è stato, seguendo l’esempio di menti e azioni brillanti. «E’ auspicabile – afferma la poetessa – che l’uomo, consapevole di questo meccanismo e dei conseguenti corsi e ricorsi degli eventi storici, cominci a lavorare seriamente su se stesso in maniera da poter vivere in pace».
Annalisa Potenza è fondatrice del Movimento letterario e artistico “Creazionismo per una nuova era”, con il fine di diffondere valori fondamentali come la pace e la solidarietà, la cui presentazione è prevista a Pescara, il 4 gennaio 2024, presso il teatro Cordova alle ore 18.