Site icon Paese24.it

Aereoporto di Pisticci obiettivo Regione Basilicata. Ma per esultare si attende il check-in

Print Friendly, PDF & Email

di Vincenzo Diego – Poche ore fa, il capogruppo in Consiglio regionale della Lega, Rocco Fuina, ha annunciato il superamento di un duro scoglio di carattere burocratico da parte della Regione Basilicata: “il non assoggettamento alla valutazione d’impatto ambientale dei lavori appaltati della pista Mattei di Pisticci”. Potrebbe essere una buona notizia, ma di cosa si tratta, e soprattutto cosa significa e cosa serve per prendere il volo davvero. Correva l’anno 2019, quattro anni fa con un comunicato di poche righe  il Consorzio per lo sviluppo industriale della provincia di Matera rendeva noto “l’inizio dei lavori di delocalizzazione dell’impianto di rilancio reflui della pista Mattei. Ad annunciarlo era l’amministratore unico del Consorzio della provincia di Matera, Rocco Fuina. Qualche hanno dopo, gennaio 2023, l’assessore alle Infrastrutture, Donatella Merra, faceva sapere di aver scritto al Ministero dei Trasporti e all’Enac, l’Ente nazionale per l’Aviazione Civile, con l’intento di far includere, nel nuovo Piano degli aeroporti, anche la Pista Mattei quale “rete di supporto” al sistema delle rotte principali. “La pista Mattei diventerà – dichiarava- aeroporto di aviazione generale, questo è un grande obietto strategico che la Giunta Bardi si è prefissato e opereremo affinché tale importante risultato, per tutto il territorio regionale, sia conseguito il più presto possibile.”

Passa il tempo, e mentre L’aeroporto di Salerno, a Pontecagnano, “diventerà  operativo a partire dalla prima metà di luglio 2024, e a pieno regime nel 2026/2027”, per Pisticci arriva una mazzata non indifferente: resta fuori dal Piano nazionale per gli aeroporti. Insomma, fuori dai radar, anche se qualche passo in avanti, bisogna ammetterlo, c’è stato. Il Governo del presidente Vito Bardi, non più di due mesi fa, ha fatto sapere che la Regione resterà fuori dal consorzio di gestione di Pontecagnano, considerato che ” lo scalo campano per noi non è più strategico”, di conseguenza sono state messe sul mercato le azioni. La strategia della Regione, questa volta, probabilmente è cambiata. Come si dice in gergo, il governo Bardi ha virato con convinzione su Pisticci e la pista Mattei. Appena qualche giorno fa, sia Bardi che Fuina hanno annunciato con soddisfazione, come si diceva all’inizio, lo scioglimento dell’ultimo nodo burocratico riguardante il non assoggettamento alla “VIA”. Questo atto, a quanto pare, aprirebbe la strada al completamento dei lavori per la messa in esercizio dell’aeroporto. I lavori consisteranno nell’adeguamento della pista ai sistemi di volo attuali consentendo anche il volo notturno. Non ci si nasconde più dietro a un dito, tanto che si parla di “giornata storica per la Basilicata. “L’approvazione finale rappresenta il coronamento di anni di impegno e dedizione – dichiara Fuina – per rendere fruibile la Pista Mattei, un progetto che ora diventa una realtà concreta per tutti i lucani”. Parole di elogio e soddisfazione arrivano anche dal coordinatore regionale della Lega, senatore Pasquale Pepe, che ha parlato di successo e di passo significativo per la Regione, sottolineando l’importanza dell’impegno di Fuina e del gruppo Lega in consiglio. “Questa – afferma Pepe – è una vittoria che riflette gli sforzi di chi ha creduto in questo progetto. La Lega è orgogliosa di vedere i frutti di anni di lavoro riconosciuti ufficialmente”.

Soddisfatto anche l’Amministratore unico del Consorzio per lo Sviluppo Industriale, Giovanni Quinto: “la conclusione dei lavori sulla Pista Mattei – ha precisato- segna un capitolo fondamentale per il progresso industriale ed economico della Basilicata”. In tutto questo, comunque, non mancano i mugugni. Qualcuno storce il naso, altri sentono profumo di campagna elettorale, altri ancora esultano: “anche la Basilicata avrà finalmente il suo aeroporto”, dicono. Comunque sia, il tempo ci farà capire chi è nella ragione. Ma le dichiarazione del Presidente Bardi e dell’On. Fuina  non lasciano dubbi: “Si parte senza alcun dubbio”, basta finire i lavori. Ecco allora la domanda, ma quando avranno inizio gli interventi? Un calendario ancora non c’è, ma a questo punto bisogna essere fiduciosi. Cosa serve davvero alla pista Mattei? Un progetto di qualche tempo fa mette una dietro l’altra una serie di cose: un impianto per la radioassistenza dei voli, aiuti visivi luminosi (AVL) ed impianto voli notte (IVN), apparati meteo, apparecchiature per i controlli di sicurezza su persone e bagagli (metal detector), un deposito carburanti, la nuova pavimentazione e un sistema di scolo delle acque piovane, installazione “in campo” del sistema NDB – DME completo di “apparati Shelter”, una serie di recinzioni. Poi ancora, nastri bagagli, completamento della dotazione tecnologica a servizio dell’aerostazione, e un’altra serie di opere civili. Fatti questi interventi, la pista Mattei sarà pronta per far prendere il volo, almeno così dovrebbe essere.

A proposito di volo. Ci sarebbe ancora un nodo da sciogliere. Nel Piano Nazionale Aeroporti, Pisticci ancora non c’è. Mero dettaglio? Beh non proprio. Il Presidente Enac Pierluigi Di Palma ha riferito che il Piano Nazionale Aeroporti – PNA- è in fase di approvazione. Poi ha aggiunto che l’Enac guarda all’innovazione tecnologica e alla terza dimensione, puntando su intermodalità e sostenibilità. Precisando in seguito che il Paese “Non ha bisogno di nuovi aeroporti ma di hub interconnessi a basi logistiche integrate orientate sullo sviluppo del traffico fino al 2035 e che riescano a muovere il Paese verso una visione unica di sistema, come motore dell’economia”. Cosa significa? Troppo tecnico, per noi che viviamo con i piedi per terra. Ci basterebbe sapere, con parole povere, semplici, se nel prossimo Piano, che dovrebbe prendere forma i primi mesi del 2024, l’aviosuperficie Enrico Mattei entrerà nei progetti sia del Governo che dell’Enac. In poche parole, il tempo non gioca a favore, la Regione si dovrà muovere presto e bene.  Solo allora tireremo un sospiro di sollievo. E solo allora, dopo i necessari lavori, saremo pronti a fare i bagagli per un  check-in dal sapore natalizio. Solo e solo allora si potrà parlare davvero di “giornata storica per la Basilicata” e non solo. Infatti di una simile operazione potrebbe beneficiarne anche l’Alto Jonio Cosentino e l’intera Sibaritide per attirare quei flussi turistici davvero influenti e che determinerebbero una sana crescita economica per il territorio, alla base di ogni sviluppo civile.

Condividilo Subito
Exit mobile version