di Pino La Rocca – Ieri mattina, come annunciato nei giorni scorsi, è iniziato presso la sede del Consorzio di Bonifica di Trebisacce, il sit-in di protesta di tutti i creditori del Consorzio per il mancato pagamento di tanti lavori eseguiti per l’eliminazione delle interferenze relative al Terzo Megalotto della S.S. 106 e per tutte le prestazioni effettuate per conto dello stesso Consorzio su tutte le reti irrigue al fine di garantire agli agricoltori i servizi di competenza del Consorzio. A manifestare, pacificamente e sotto l’occhio attento di Polizia e Carabinieri, decine e decine di imprenditori con a seguito operai, camion, ruspe ed escavatori, che hanno causato limitati disagi e rallentamenti al traffico lungo la vecchia S.S. 106 nella periferia-nord di Trebisacce. La protesta, come hanno tenuto a precisare gli organizzatori del sit-in, si è svolta in modo pacifico ma sono stati tanti i cittadini che hanno portato la loro solidarietà alle imprese e agli operai stigmatizzando la mala-gestione del Consorzio di Bonifica che in questi anni ha accumulato solamente debiti a fronte di politiche clientelari avallate, a dire dei manifestanti, anche dalla Regione Calabria. Nei vari striscioni appesi alla recinzione del Consorzio, infatti si coglieva chiaramente l’addebito di responsabilità al Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto e all’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo che, sempre secondo gli imprenditori, rifuggendo dalle loro responsabilità, hanno cercato solamente di accontentare gli operai abbandonando le imprese al loro destino, con il rischio di far perdere centinaia di migliaia di euro, se non di milioni e quindi di rischiare il fallimento. In mattinata gli stessi imprenditori sono stati ricevuti da alcuni Funzionari dell’Ente i quali, telefonicamente, hanno contattato il Commissario Italo Antonucci il quale ha convocato gli imprenditori per domani mattina alle ore 10.00 sempre presso il Consorzio.
Gli stessi hanno comunque assicurato che il sit-in continuerà anche nella giornata di oggi e dato comunque la loro adesione e solidarietà sia a Confindustria che all’ANCE di Cosenza che hanno assicurato di volersi fare interpreti delle legittime esigenze degli imprenditori attraverso l’interlocuzione con il presidente Occhiuto e l’assessore Gallo. La protesta comunque continuerà e, nel caso in cui le loro istanze venissero disattese, sarà spostata su Catanzaro anche per contestare la Legge Regionale che ha soppresso gli 11 Consorzi calabresi e istituito il Consorzio Unico pensando solo agli operai e trascurando il destino delle imprese che rischiano il fallimento. Gli autodefinitisi “trombati” dal Consorzio di Bonifica hanno comunque protestato con garbo e con correttezza rassicurando gli operai e le maestranze, ma chiedendo con fermezza un intervento tempestivo della Regione e dell’assessore Gallo che, a loro dire, fino ad ora ha cercato solamente di anestetizzare i creditori senza adottare, neanche attraverso l’attuale Commissario del Consorzio di Bonifica, alcun provvedimento concreto e incisivo.