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Trebisacce, riapertura ospedale. “Sinistra al Quadrato” invita a riprendere mobilitazione

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di Pino La Rocca – “Riapriamo l’Ospedale! Il tempo delle parole è scaduto. A Trebisacce e nell’Alto Jonio non si può continuare a morire di malasanità”. E’ il forte grido d’allarme lanciato dal Movimento Politico “Sinistra al Quadrato” che aderisce all’omonimo “Laboratorio Politico Meridionale” che intende dare un segnale forte ed incisivo alla politica sanitaria regionale. Politica sanitaria che, come è risaputo, ormai è solo nelle mani di Roberto Occhiuto quale presidente della Regione e dall’inizio del suo mandato quale Commissario Straordinario per la Sanità il quale, contravvenendo al disposto dei Giudici del Consiglio di Stato che ne hanno sancito la riapertura come Ospedale Generale, ha continuato finora a fare solo promesse mai mantenute e mai tradotte in iniziative serie e concrete. Intanto la gente, come purtroppo riporta la cronaca, continua a morire per strada prima di essere ricoverata e di ricevere la necessaria assistenza sanitaria. Da qui la legittima protesta del suddetto movimento politico che, volendo riaffermare il “Chidichimo” come “presidio per la sanità pubblica e il diritto alla salute”, invita la popolazione di Trebisacce e dell’Alto Jonio alla mobilitazione generale affinchè di questo diritto sacrosanto diventi interprete la gente e non solo i politici di turno.

“Dopo otto anni dall’indicazione del Consiglio di Stato di riaprire per davvero l’Ospedale di Trebisacce, – osserva il Laboratorio “Sinistra al Quadrato” – alla nostra gente non vengono garantite le cure necessarie per non morire per strada alla ricerca di un ricovero. Per rivendicare questo sacrosanto diritto – si legge perciò in una nota-stampa diffusa dal professor Pasquale Corbo quale attivista e portavoce del suddetto Laboratorio Politico, – chiediamo a tutto il territorio di scendere in piazza e di urlare il nostro diritto alla Salute: semplici cittadini, studenti, soggetti politici, associazioni, sindacati, personale sanitario, sono tutti chiamati ad alzare la voce e a dare un senso concreto allo sdegno generale per questa autentica vergogna di Stato”. L’appuntamento, secondo quanto riferisce la stessa nota, è fissato per le ore 11.00 di Mercoledì 20 dicembre all’ingresso dell’ex Ospedale.

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