di Federica Grisolia – E’ la via del dolore quella più difficile da percorrere, ma quando si riesce ad affrontare le sofferenze, anche le più atroci, senza perdere il sorriso e la fiducia, allora sì che il fine ultimo di una vita può dirsi raggiunto. Anzi, la vita stessa diventa una missione. Questo messaggio di speranza, di bontà d’animo e fede in Dio, arriva da Antonio Gagliardi, un ragazzo volato in cielo troppo presto, che a soli vent’anni si è trovato dinanzi a una delle più terribili malattie. Antonio viveva a Villapiana. Era affettuoso, pieno di vita, con una fede incrollabile, che tanto amava giocare a calcio, come la maggior parte dei suoi coetanei, che mai si è lamentato o ribellato alla sua malattia, accettandola con coraggio e con forza. Tanto si parla dei giovani, della mancanza di valori, del loro distacco dalla chiesa e, invece, un esempio grande di amore e consolazione proviene proprio da un ragazzo, appena ventenne. Una vita, seppur breve, mai sopra le righe, senza eccessi, votata alla famiglia e alla preghiera.
Era aprile del 2022 quando inizia il suo calvario, ma le sofferenze fisiche e le piaghe del corpo non scalfiscono mai il suo cuore, che è altro rispetto a ciò che di umano è concepibile. A ricordarlo, a un mese dalla sua morte, è lo zio, don Massimo Romano, parroco della chiesa “Madonna della Pietà” di Trebisacce. «L’unica nostra forza e speranza sei stato tu, angelo del paradiso. La tua bontà, la tua umiltà, la tua fede incrollabile in Dio e il tuo immenso amore per tutti è la nostra unica grande consolazione. Eroico nella sofferenza, puro in ogni tuo gesto, non hai mai perso la fiducia e il sorriso, dando conforto a chi ti è stato vicino. Hai offerto la tua giovane vita, perché tu fossi di esempio luminoso a tutti coloro che cercano Dio attraverso la via della Croce».
Antonio è spirato il 25 dicembre – poco più di un mese dopo il suo compleanno – proprio la mattina di Natale, quando la nascita di Gesù Bambino scalda i cuori. E Antonio era un cuore puro, che aveva sempre una buona parola per tutti, pronto a preoccuparsi per gli altri e a perdonare. E’ così che far conoscere lui, la sua storia, la sua vita, è importante perché diventi esempio di amore, altruismo e pace interiore. Conforto per la sua famiglia e i suoi cari; modello anche per chi non lo ha conosciuto; forza e speranza per chi sta affrontando la prova della malattia, come lui, e si sente smarrito.
In occasione del trigesimo, giovedì 25 gennaio 2024, alle ore 18, sarà celebrata una santa messa in suffragio di Antonio, nella Chiesa della Sacra Famiglia, a Villapiana Lido.
