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Roseto Capo Spulico. “Cicciarèlle”, le vicende di una donna sotto gli occhi della Storia

Roseto Capo Spulico. “Cicciarèlle”, le vicende di una donna sotto gli occhi della Storia
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di Vincenzo La Camera – “Cicciarèlle – Come un romanzo” è la nuova fatica letteraria del professor Giuseppe Trebisacce, già ordinario di Storia della Pedagogia all’Università della Calabria. Con competenza storico-narrativa, l’autore, di Roseto Capo Spulico, racconta i tempi andati attraverso le vicende di una donna, Cicciarèlle, a cui Giuseppe Trebisacce dedica anche la copertina (nella foto). Storie di vita quotidiana, di precarietà ma anche di resilienza. Un romanzo dove il lettore, soprattutto quello più adulto, può ritrovarsi, chiudendo gli occhi e riavvolgendo il nastro dei ricordi.

Il libro, con la presentazione del professor Nicola Merola e la postfazione del poeta Dante Maffia si presenta come uno spaccato di esperienze sicuramente lontane ma non distanti dalla mente dell’autore. Cicciarèlle – come scrive Maffia – è un donna che ha attraversato il secolo scorso tra gioie e dolori; e che tra mille peripezie ha saputo tenere stretto l’amore per la famiglia. Una storia piccola attraversata dalla Storia grande, sulla scia di quello che si chiamerebbe romanzo storico. «Mentre la storia grande – scrive Merola – segna tragicamente con i conflitti, la dittatura fascista, la necessità dell’emigrazione, il destino di tutti i personaggi, è tuttavia sempre la vita quotidiana a prendere il sopravvento, con gli affetti, i bisogni, le speranze e le paure».

«La lettura di “Cicciarèlle” – ci racconta il professor Vincenzo Gerundino – mi ha fatto rivivere momenti indimenticabili della mia infanzia. L’amico Peppino è riuscito con maestria a descrivere luoghi, tradizioni, gioie e dolori del suo amato borgo antico. Li descrive con armonia durante il percorso annuale delle vicissitudini. Li presenta in bianco e nero, ma riesce a farli rivivere come un variopinto quadro a colori».

 

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