All’operazione di questa mattina che ha visto coinvolti gli uomini della Mobile di Vibo, coordinati dal Vice Questore Aggiunto Antonio Turi (originario di Amendolara, Cs), quelli del Servizio Centrale Operativo Polizia di Stato, ha collaborato anche la Mobile di Viterbo diretta dal Vice Questore Fabio Zampaglione (che ha lavorato a Vibo per sette anni come vice dirigente della Mobile). I due sicari sono stati sorpresi presso le loro abitazioni. Per i due killer sono scattate le manette in seguito a minuziose indagini iniziate nel febbraio scorso ad opera sempre della Polizia di Stato in seguito al tentato omicidio di un pregiudicato (poi comunque freddato il mese dopo).
Nei confronti dei due stranieri è stato eseguito un provvedimento di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia, per i reati di tentato omicidio e porto illegale di armi e munizioni, con l’aggravante del metodo mafioso. Dalle indagini è anche emerso che i due si accontentavano di poche migliaia di euro per compiere i loro delitti su commissione.
Nell’ambito dello stesso provvedimento restrittivo sono stati arrestati dai carabinieri di Vibo Valentia, in questa provincia e in quella di Reggio Calabria, altri 11 soggetti appartenenti alla cosca Patania, ritenuti a vario titolo ideatori, organizzatori ed esecutori di omicidi avvenuti nel vibonese.
Vincenzo La Camera