di Vincenzo La Camera – Arriva anche nell’Alto Jonio Cosentino la pacifica ma significativa protesta degli agricoltori che alla guida dei loro trattori questa mattina (venerdì) hanno attraversato la Ss 106. La manifestazione, organizzata dal giovane agricoltore Mario Grisolia, si è sviluppata proprio lungo il centro abitato del “Paese delle Mandorle” – prima in marina e poi in paese –  e ha visto la partecipazione di decine e decine di trattori giunti anche dai comuni limitrofi. L’appuntamento – che da subito e quindi sin dalle riunioni organizzative ha assunto un carattere politicamente trasversale – ha visto la partecipazione dell’Amministrazione Comunale, rappresentata ufficialmente dal sindaco facente funzioni Gregorio Scigliano e dall’assessore Salvatore Rinaldi, e dei consiglieri della minoranza. Presente anche l’Amministrazione Comunale di Oriolo, oltre a numerosi cittadini che hanno applaudito i trattori al loro passaggio, sostenendo la protesta che, come era nella volontà degli organizzatori, ha arrecato pochi disagi alla circolazione grazie anche al contributo delle Forze dell’Ordine.

“L’agricoltura non lavora sotto costo”; “Difendiamo il nostro lavoro per il futuro dei nostri figli”; “La nostra fine sarà la vostra fine”, alcuni degli slogan che campeggiavano sui mezzi agricoli. Prezzo del gasolio alle stelle e tariffe troppo basse per il prodotto finale venduto in contrasto con l’aumento dei costi di produzione rischiano di vanificare gli sforzi delle aziende agricole e dei piccoli agricoltori del comprensorio, mortificati anche dal cambiamento climatico che aggiunge il carico da novanta ad una situazione già insostenibile.

«Una giornata storica per Amendolara – ha commentato Mario Grisolia -. Probabilmente è la prima volta che il nostro paese è stato attraversato da così tanti trattori per rivendicare il diritto di essere agricoltori nella piena dignità di questo lavoro. In tutto l’Alto Jonio Cosentino – continua Grisolia – tante famiglie lavorano nel settore agricolo con enormi sacrifici. Presto stileremo un documento condiviso da tutto il movimento da sottoporre all’attenzione della Provincia di Cosenza, della Regione Calabria e del Governo».

(immagine in copertina di Mimmo Valicenti)