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Trebisacce, ex Consorzio Bonifica. Lavoratori senza salario da mesi e TFR non pagati da anni

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di Pino La Rocca – Sei mesi senza salario, TFR non liquidato dal 2018 per oltre 100 dipendenti andati in pensione e famiglie allo stremo delle forze ma certamente non rassegnate a subire ancora soprusi e mortificazioni. Questa, nonostante le battaglie condotte finora e coincise con l’azzeramento dei Consorzi e la nomina dei Commissari Liquidatori, la situazione denunciata dalle forze sindacali e fatta propria dagli operai forestali dell’ex Consorzio di Bonifica di Trebisacce transitato dal 1 gennaio 2024 nel Consorzio Unico della Calabria. In realtà, a sentire dalla loro viva voce, questi padri di famiglia si sentono abbandonati, quasi invisibili, e pensano esserci nei loro confronti una cattiveria generalizzata perché, a loro dire, i Sindacati continuano a promuovere incontri che, alla luce dei fatti, non approdano a nulla, la Magistratura interviene ma si limita a sentenziare dando ragione a quanti, mettendo mano alla tasca, ricorrono alle vie legali, mentre la politica regionale, da parte sua, pensa di aver risolto tutti i problemi azzerando tutti gli 11 Consorzi Calabresi istituendo il Consorzio Unico, trasferendo tutti i forestali in “Calabria Verde” e nominando i cosiddetti ”Commissari Liquidatori” che, accollandosi attivi e passivi, dovranno normalizzare bilanci divenuti nel tempo fuori controllo.

Ma si prevedono tempi lunghi perché questi Commissari, secondo la Legge di Riforma approvata nel mese di agosto dell’anno scorso, entro 60 giorni (2 mesi) a partire dal primo gennaio 2024 dovranno rilevare lo stato patrimoniale di ciascun Consorzio; entro 120 giorni (4 mesi) dovranno individuare risorse attive e debiti e rinegoziare i rapporti con i creditori; entro 270 giorni (9 mesi) dovranno approvare un piano di liquidazione concordato con il Dipartimento-Agricoltura della Regione ed entro 360 giorni (quasi un anno) dovranno redigere il bilancio finale e presentarlo allo stesso Dipartimento Regionale per l’approvazione. Tempi lunghi, insomma, per la pianificazione delle spettanze dovute a questi operai e tempi ancora più lunghi per la completa normalizzazione di una situazione che, si spera, possa portare a un cambio epocale nella gestione degli enti consortili con la speranza che, sottratti all’anarchia e al clientelismo, passano a tutti gli effetti in mano alla Regione che ne risponderà politicamente alla collettività.  Nel frattempo i funzionari scelti dal Governo Regionale, a cominciare dal Dr. Vittorio Zupo nominato Commissario Liquidatore del Consorzio di Bonifica di Trebisacce, dovrà aprirne come una scatoletta i controversi bilanci e dipanare tutta l’ingarbugliata matassa dell’ex ente consortile dei Bacini dello Jonio nei confronti del quale forse la politica, di ieri e di oggi, non ha vigilato abbastanza o, quantomeno, non tanto da fare in modo che, secondo quanto sostengono alcuni di questi operai, con i fondi trasferiti di recente dalla Regione venissero pagati i salari arretrati dei lavoratori, che nel corso degli anni venissero accantonati i fondi per il TFR dei pensionati e che, sempre secondo quanto sostengono questi operai, poco prima dell’azzeramento del Consorzio di Bonifica di Trebisacce non venissero elargite promozioni ed eseguite assunzioni senza concorsi e senza le necessarie coperture economiche.

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