Sibari. Nel Museo Archeologico un’opera d’arte dell’antica città greca di Selinunte
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Dal 7 marzo e fino a fine mese una eccezionale opera d’arte proveniente dall’antica Selinunte sarà esposta presso il Museo archeologico Nazionale della Sibaritide, a Sibari di Cassano allo Ionio. Si tratta di una testa femminile di stile severo, in pregiato marmo bianco, che era inserita in una composizione detta acrolito, ovvero una figura con testa, mani e piedi in materiale pregiato e il resto del corpo, che veniva coperto dalle vesti, solitamente in legno. Il marmo, solitamente utilizzato per esaltare la nudità femminile, mostra i segni di diversi strumenti di lavorazione.
La scultura rappresenta il volto di una divinità femminile ed era parte della decorazione architettonica del Tempio E – attribuito ad Hera – di Selinunte, un’antica greca città situata sulla costa sud-occidentale della Sicilia nell’attuale provincia di Trapani e fondata nel VIII secolo a.C. da coloni megaresi. Il tempio venne edificato intorno al 460-450 a.C., in stile dorico, e costituisce una delle soluzioni architettoniche più rappresentative della Magna Grecia, al suo interno si conserva ancora la base che ospitava la statua della dea Hera.
«La scultura – ha spiegato il direttore Filippo Demma – fa parte delle collezioni del Museo Regionale Archeologico di Palermo “Antonino Salinas” ed arriva grazie ad un programma di collaborazione che ha consentito all’Istituto palermitano di esporre temporaneamente la coppa fenicia da Francavilla Marittima, normalmente conservata al MuNAS, nel percorso della interessantissima mostra “Sicilia//Grecia//Magna Grecia”, attualmente allestita a Palermo».