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Villapiana al voto. Si frantuma il fronte unitario come alternativa a Montalti

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di Pino La Rocca – Il progetto di lista unitaria da contrapporre all’esecutivo uscente di Villapiana è fallito: partiti politici e movimenti civici, se non ci saranno ripensamenti e passi indietro, andranno incontro alle Amministrative del 7-8 giugno in ordine sparso. Si è infatti frantumato il fronte unitario che sin dal mese di settembre 2023 ha provato a mettere insieme partiti e movimenti civici dichiaratisi alternativi all’esecutivo uscente e interessati quindi a segnare una netta discontinuità con gli ultimi 10 anni dal governo cittadino guidato dal sindaco Paolo Montalti. Ma, come spesso accade quando le note da accordare sono tante e non c’è in partenza una leadership condivisa e unificante, all’ottimismo iniziale sono subentrati i distinguo, le incomprensioni, i personalismi, i veti incrociati e le fughe in avanti, per cui sono cominciati gli smarcamenti che hanno mandato in frantumi il fronte unitario e che, al momento, lasciano presagire la presenza di più liste.

Cosa che, secondo i bene informati, sarà certamente gradita all’ex sindaco Montalti perché, nonostante il “tradimento” di tre componenti della Maggioranza che insieme a 4 consiglieri di Minoranza hanno appiedato prima della scadenza naturale la Giunta e favorito il commissariamento del Comune, può contare su un consistente zoccolo duro che, con la parcellizzazione del consenso elettorale, può risultare determinante. Il primo movimento civico che è uscito dal Coordinamento perché sarebbero venuti meno i presupposti iniziali è stato “Villapiana Alternativa” che, come è noto, gravita nell’area dei “5Stelle”. Poi è toccato al gruppo politico “SiAmo Villapiana” guidato da Michele Grande che ha deciso di intraprendere altre strade e, nelle ultime ore, si segnala l’abbandono del tavolo concertativo da parte di “Rinascita Civica” che, insieme al gruppo “Insieme per Villapiana” e al Partito Democratico (non ha perso l’ennesima occasione per dividersi), vantano la primogenitura del tavolo di Coordinamento.

“La formazione di una Lista unitaria non ha avuto sbocchi positivi e ora – si legge in una nota-stampa diffusa da “Rinascita Civica” nella quale vengono ricordati gli sforzi sostenuti e le rinunce fatte per tenere unito il fronte – per cui “Rinascita Civica” abbandona al suo destino il tavolo di coordinamento e si assume la responsabilità di proporre ai cittadini villapianesi un percorso realmente alternativo rispetto alle Amministrazioni degli ultimi 10 anni…”. Stando alla cronaca politica più recente che vedeva partiti e movimenti concordi nel voler dare vita a un’alternativa vincente rispetto all’esecutivo Montalti, il progetto, a un mese dalla presentazione delle liste, si è inceppato ed è imploso al suo interno. A parole, infatti, tutti d’accordo nel voler generare l’alternativa al sindaco Montalti, ma tutti decisamente divergenti sul nome del candidato a sindaco e anche dei posti in seno alla Giunta per cui, al momento, c’è una sola certezza: la presenza in campo del sindaco uscente Paolo Montalti che, sic stantibus rebus (stando così le cose) e allestendo, come si dice, una lista nuova, con poche conferme e molti giovani, avrebbe un percorso agevolato dai dissidi degli avversari.

Per il resto sulla schedina del toto-sindaco al momento ci sarebbero altri 3-4 nominativi: Vincenzo Ventimiglia, Domenico Filardi e Graziella Grillo. Davvero troppi, specie se è vera l’indiscrezione di un quinto aspirante-sindaco che starebbe lavorando a una ulteriore lista ”indipendente”. Per la verità si parla anche del corteggiamento a un candidato che potrebbe definirsi “di superamento” di una situazione che al momento, tra aspirazione alla leadership e rivendicazione di posti in Giunta, sembra  del tutto ingessata. Si tratta ovviamente di indiscrezioni, che attendono di essere confermate da comunicazioni ufficiali che al momento sono ferme all’auto-candidatura di Ventimiglia e alla nota diffusa da Domenico Filardi quale referente e portavoce di “Rinascita Civica”. Vero è che manca ancora un mese per posizionarsi ai nastri di partenza e definire le strategie, ma è anche vero che la gente vuole essere informata e sapere al più presto a chi assegnare, attraverso un voto consapevole e convinto, la propria preferenza.

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