di Federica Grisolia – Nell’Istituto Penitenziario di Rossano, si sono tenute, negli ultimi due mesi, marzo e aprile, le sedute di laurea dei tre studenti universitari ristretti F. R., M. R. e A. C.
Il primo, studente del corso di laurea in Comunicazione Pubblica, Economica e Istituzionale presso l’Unisalento, ha discusso una tesi magistrale su un argomento drammaticamente attuale dal titolo “L’informazione e la comunicazione sulla guerra in Ucraina all’interno di una casa di reclusione italiana: il ruolo della televisione nelle dinamiche relazionali”. L’esame di laurea, avvenuto da remoto, data la distanza tra l’Istituto e l’Ateneo, ha visto la partecipazione, oltre che degli operatori e volontari operanti nella struttura, anche dei familiari dello studente, che visibilmente commossi e orgogliosi del traguardo raggiunto dal proprio figlio, hanno potuto condividere con lui questa giornata.
Nelle date del 15 e 17 aprile, la casa di reclusione ha ospitato, invece, le Commissioni dell’Unical di Rende per lo svolgimento della cerimonia di Laurea rispettivamente degli studenti M.R. e A.C., iscritti al corso di laurea di Filosofia e Storia, che hanno discusso elaborati di tesi sul femminicidio e sull’esperienza carceraria, tematica, quest’ultima, ispirata ad un romanzo di Dostoevskij.
Grande la soddisfazione per gli studenti che hanno conseguito il massimo della votazione e la lode, ampiamente condivisa dal Direttore dell’Istituto, dal Comandante di Reparto e dai Funzionari dell’Area Trattamentale che, nell’ambito del proprio mandato, hanno reso possibile il raggiungimento dell’ambita meta. Gli eventi, tenutisi nella sala polivalente del carcere, hanno goduto della partecipazione dei Garanti, Regionale e Provinciale, dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, di esponenti delle Forze dell’Ordine e della Diocesi di Rossano-Cariati in rappresentanza dell’arcivescovo Maurizio Aloise. Inoltre, ampia è stata la partecipazione della comunità esterna, delle associazioni di volontariato, dei dirigenti delle Istituzioni scolastiche e dei docenti operanti in Istituto. Questo a dimostrazione dell’importanza di momenti come questi, esempi di riscatto sociale, e di quanto l’istruzione sia un elemento portante della crescita di ogni individuo, con finalità rieducativa, anche per coloro che stanno scontando una pena.