di Federica Grisolia – E’ uno dei momenti più attesi dalla comunità dei fedeli di Castrovillari e anche oggi, martedì 30 aprile, nel Santuario della Madonna del Castello, ora anche Basilica, dopo la Santa Messa delle ore 11, si è tenuta la cerimonia dell’Incoronazione, dando così il via ai festeggiamenti in onore della Principalissima Patrona. Sotto gli occhi dei tantissimi presenti, l’effige della Vergine è stata adornata con l’oro votivo offerto dai tanti devoti e, sul capo, la posa della corona da parte del rettore del Santuario, don Carmine De Bartolo. La Santa Messa è stata officiata da don Nicola De Luca, sacerdote della chiesa “Sacra Famiglia” di Villapiana Lido, e già parroco della “SS. Trinità” di Castrovillari.
Dopo la celebrazione liturgica, la solenne Incoronazione. Donne vestite con i tradizionali abiti castrovillaresi, le “pacchiane”, hanno formato un cordone in cui si sono susseguiti fedeli e bambini in fila per donare il proprio offertorio, nel segno della più profonda devozione. Tantissimi i simboli in oro, ultima tra tutti la corona posata sul capo del quadro raffigurante la Santa Vergine, a cui è seguito un lungo applauso. «Un accadimento come questo, a settant’anni dall’Incoronazione – ha ricordato, all’inizio della celebrazione liturgica, il rettore del Santuario don Carmine De Bartolo – non può passare inosservato. La Madonna ha bisogno dei nostri cuori, della nostra testimonianza, in un mondo altamente oscuro. Questo può sembrare un rito ancestrale ma, invece, è un segno molto significativo. In quell’oro sono incastonati, pianti, gioie, propositi, sogni».
«Tutta la città – ha detto don Nicola De Luca – è accorsa per venerare, amare, chiedere protezione alla Vergine Santissima. Ma soprattutto per chiedere la grazia della pace; non possiamo permettere che mercenari di guerra deturpino la bellezza del Creato. E’ sempre una gioia per me ritornare ai piedi della bella castellana di Castrovillari, la regina dei nostri cuori. “Madre del bell’Amore”, madre della bellezza che ha il volto di Cristo risorto. Oggi rischiamo di cadere in due tentazioni: abituarsi alla bruttezza, al decadimento morale, e abituarsi alla guerra. Maria, invece, è la tutta bella, è incontaminata. E riprendendo Kafka: l’amore è tutto ciò che eleva, ampia, arricchisce la nostra vita. L’amore non è complicato, è semplicissimo, siamo noi a distorcerlo. Maria ci conduce alla sorgente più pura dell’amore. Qui tra voi – ha concluso don Nicola – avete avuto la testimonianza viva di Suor Semplice che ha incarnato amore e bellezza. Infine, ricordate sempre che questo Santuario-Basilica è il gioiello della nostra Diocesi».
In occasione dei 70 anni dalla prima Incoronazione, il maestro orafo Gerardo Sacco ha donato due corone da apporre sull’effige della Santa Vergine (nella foto in alto).