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Rocca Imperiale. Di Leo presenta il “suo” Consiglio Comunale. Il candidato sindaco assegna già le deleghe

di Vincenzo La Camera – Si accende la campagna elettorale a Rocca Imperiale dove la squadra di Ferdinando Di Leo, già sindaco per dieci anni, è pronta a sfidare quella del primo cittadino uscente Giuseppe Ranù che arriva da due mandati amministrativi. La lista “Rocca nel cuore” capeggiata da Di Leo, imprenditore pionere dell’e-commerce con i limoni, si è presentata ai cittadini nella sala Parsifal in un clima da stadio e nel calore collettivo della gente. Contemporaneamente si teneva la presentazione, nel centro storico, anche dell’altra lista “Rocca che cambia 3.0” di cui daremo conto sul nostro giornale.

Di Leo – sicuro della vittoria – ha presentato il “suo” Consiglio Comunale attribuendo già le deleghe ai dieci componenti della lista, una squadra eterogenea e dal marcato taglio giovanile. E quindi: Giuseppe Oriolo (presidente del Consiglio Comunale); Clelia Le Rose (Istruzione e Cultura); Cristina Chippari (Turismo e Pari Opportunità); Vincenzo Pitrelli (Sviluppo Economico); Vincenzo Oriolo (Politiche Giovanili); Paolo Arcuri (Ambiente e Terzo Settore); Tiziana Battafarano (Rapporti Istituzionali); Santino Cofone (Sport); Domenico Varone (Marketing); Giovanni Gallo (Agricoltura); Giovanni Di Leo (Politiche Sociali e Sanità); Domenico Troilo (Manutezione e Viabilità). Una novità questa, in campagna elettorale, e cioè quella di far conoscere in anticipo ai cittadini elettori i settori di competenza dei vari amministratori futuri. «Questa sera vogliamo simulare un vero Consiglio Comunale – ha detto il candidato sindaco Di Leo (che, a quanto pare, tratterrà per sè le deleghe al Bilancio e ai Lavori Pubblici). Un gesto di trasparenza verso la nostra comunità. Saremo i promotori di un nuovo corso che ci condurrà fuori dall’isolamento politico, sociale ed economico. Cari amici dell’Alto Jonio Cosentino, Rocca Imperiale sta per tornare».

Tutti i candidati consiglieri hanno preso la parola fornendo alcune indicazioni sui loro incarichi futuri. Parola d’ordine, il rilancio di un contesto cittadino che secondo l’opinione di “Rocca nel Cuore” appare stagnante. «C’è la necessità di individuare quali sono le reali potenzialità del nostro paese e metterle a sistema – ha detto il commercialista Giovanni Gallo, già assessore e consigliere di minoranza uscente -. Puntiamo a larghi orizzonti per valorizzare il nostro oro giallo. Non più solo produttori di limoni ma dobbiamo diventare degli ottimi commercianti. Ho scelto di ricandidarmi in una logica di innovazione. Vincere le elezioni significa soprattutto aprirsi a nuove sfide». L’intervento di Gallo ha fatto da trade union ad altri interventi dove è emersa la necessità di dare una risposta a quelle famiglie, tante, che non riescono ad arrivare a fine mese. La stessa Tiziana Battafarano, seppur giovane d’età, anch’ella già assessore e consigliere comunale, ha evidenziato alcuni impietosi dati che hanno visto Rocca Imperiale perdere circa 200 residenti negli ultimissimi anni, fattore associato alle difficoltà di rendere appetibile il borgo antico, il quale, nonostante i vessilli, non riesce ad attrarre nuovi inquilini.

«Non siamo contro nessuno – ha detto la Battafarano. Siamo semplicemente l’unica alternativa possibile non alle persone ma a questo modo di amministrare dove la meritocrazia è stata messa all’angolo». Tiziana Battafarano ha sottolineato come la crescita di un paese si misura attraverso il benessere dei propri cittadini e non soltanto con qualche opera pubblica. Soprattutto in un piccolo borgo, gli anziani, le donne, i bambini, le famiglie e quei coraggiosi che decidono di restare devono poter contare su un tenore di vita dignitoso, individuando magari anche dei macroattrattori che sappiano creare negli anni sane opportunità sociali e di reddito. «Come lo era il Federiciano nel nostro “Paese della Poesia” – si chiede e chiede la giovanissima Clelia Le Rose, consigliere comunale di minoranza uscente -. Come mai questo concorso culturale che portava a Rocca Imperiale centinaia e centinaia di visitatori, con un indotto economico unico nel comprensorio, non viene più realizzato? (per la cronaca “Il Federiciano” sta continuando la sua storia e il suo percorso in Sicilia).

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