di Pino La Rocca – «Nel canto corale, come nella Chiesa di Dio, ognuno è chiamato a fare bene la propria parte a beneficio di tutta la comunità. Solo così la musica sacra, se ben eseguita, genera armonia raggiungendo tutti, consolando chi soffre, ridonando entusiasmo a chi è scoraggiato e facendo fiorire in ciascuno valori universali come la bellezza e la poesia, riflesso armonioso della luce di Dio». Lo ha detto Papa Francesco rivolto alle Corali di tutto il mondo ritrovatesi a Roma dopo qualche anno a causa della brutta parentesi della pandemia, in occasione del IV Raduno Internazionale delle Corali in Vaticano organizzato per celebrare solennemente il 40° Anniversario del Coro della Diocesi Roma e per cantare e pregare insieme a Papa Francesco che ha accolto in Vaticano e dato udienza nella grande Sala Nervi alle Corali parrocchiali e diocesane, alle Scolae Cantorum, alle cappelle musicali, ai loro direttori e a tutto l’esercito dei cantori provenienti da tutto il mondo per cantare in coro e rivivere intensi momenti di emozione.
«Siete venuti in Vaticano anche da molto lontano – ha confidato Papa Francesco agli oltre 6mila coristi che animano la liturgia nelle proprie Parrocchie distribuite in tutti i 5 continenti dall’Europa, all’Africa, alle Americhe e al medio Oriente – per approfondire ed esaltare il valore della musica al servizio della liturgia ed è bello vedervi qui anche perché, provenendo da luoghi così lontani e diversi ma uniti dalla fede e dalla passione per la musica e il canto, voi siete un segnale forte di unità e di universalità della Chiesa». «Care sorelle e cari fratelli – ha detto infine Papa Francesco rallegrandosi per la numerosa presenza di bimbi a cui ha regalato caramelle – vi ringrazio per essere venuti, vi ringrazio soprattutto per il servizio alla liturgia che svolgete nelle vostre comunità parrocchiali e per il contributo che fornite alla Chiesa e all’evangelizzazione. Vi accompagno con la mia benedizione e vi chiedo, per favore, mentre cantate, di pregare per me».