La venticinquesima edizione del “Palio cu i ciucci” torna a Laino Borgo il 12 e 13 agosto riproponendo la sfida tra quartieri. Il tradizionale evento a dorso di mulo, nel paese del Pollino calabrese al confine con la Lucania, è l’evento estivo più caratterizzante per la comunità di Laino Borgo. Un appuntamento dal forte carattere identitario, radicato nella tradizione della città della Valle del fiume Lao, che ogni anno raduna turisti, appassionati, curiosi che arrivano per godere dello spettacolo giocoso tra le sette contrade in gara: Cagghienti – bianco verde; Casalettu – bianco nero; Mpedi u Burgu – verde nero; Sant’Antoniu – rosso verde; San Biasu – giallo rosso; Santu Vastianu – rosso blu; Sant’Agustino Santa Teresa – giallo verde.
Una piccola giostra di colori e folklore che anima la città di Laino Borgo che si veste a festa per i due giorni, ovvero il 12 e 13 agosto. Si parte lunedì 12 agosto alle ore 17:00 con le procedure di sorteggio e relativo abbinamento dei ciuchi alle contrade che si sfidano, per poi godere dei sapori e dei profumi della gastronomia locale (a partire dalle ore 21:00) nei singoli rioni.
Il Palio Cu i ciucci, giunto alle venticinquesima edizione, invece si svolgerà alle ore 18:30 di martedì 13 agosto presso l’area marcatale che si trasforma nel campo di gara, offrendo massima sicurezza per fantini e animali, la cui sicurezza e rispetto è messo al primo posto nel momento di festa. Prima del Palio in piazza della Repubblica il pubblico dei partecipanti potrà assistere al corteo storico del Transito di Carlo V in Laino Borgo, che rievoca il passaggio che l’Imperatore del Sacro Romano Impero effettuò nel borgo del Pollino, di ritorno da Tunisi, nel remoto 14 novembre 1535. Un progetto di identità culturale premiato con il finanziamento del Ministero per i Beni e le attività culturali «segno della validità della proposta – ha commentato il sindaco, Mariangelina Russo – che abbiamo messo in campo per turisti e territorio. Crediamo tanto nella forza evocativa della storia che ci appartiene e stiamo puntando molto nella riscoperta e affermazione dei momenti che ci rendono unici come comunità, nel panorama del Pollino».