di Federica Grisolia
Da cuore a cuore. Parla così la scrittura di NILLA, Antonella Buccolieri all’anagrafe, che riesce a trasmettere le emozioni più profonde, toccando le corde più intime dell’individuo e celebrando le tante sfaccettature dell’amore più puro e limpido. Il titolo della silloge è “Poesie al cuore”, pubblicata nella collana “Altre Frontiere” dell’Aletti editore. «L’idea – racconta l’autrice salentina che si divide tra la Puglia e Milano – nasce da un bisogno intimo. La volontà di dire delle cose a delle persone che non erano vicino a me in quel momento, ma per cui provavo dei sentimenti molto forti che non riuscivo più a custodire solo dentro di me, per cui una notte ho preso carta e penna e gentilmente li ho messi in rima. Al cuore perché in quel momento è come se il mio cuore parlasse al loro cuore che è un po’ come se parlasse a se stesso in una sorta di confessione. Un momento di grande intimità in cui le emozioni si raccontano alla loro stessa sorgente emotiva».
L’opera è tradotta anche in lingua araba da Hafez Haidar, poeta e scrittore libanese, tra i principali curatori e traduttori in italiano de “Le Mille e una Notte”. «Il mondo arabo – svela l’autrice – mi ha conquistata sotto diversi punti di vista e quando parlo di questo libro mi piace sempre raccontare un aneddoto: la sera in cui ho ricevuto inaspettatamente il messaggio del professor Hafez Haidar, con cui mi invitava a collaborare nella scrittura del libro con la sua traduzione delle poesie in arabo, io ero in un paese arabo, sotto le stelle del deserto, avevo con me in valigia un libro, guarda caso, il profeta di Kahlil Gibran, autore libanese come Haidar. Ho capito come tutto sia magicamente connesso ed ero molto felice».
Nel libro, tre sezioni-pensiero raccontano informalmente l’amore. Quell’essere senza forma che tutto può e nulla chiede, viene raccontato da NILLA in versi allegri, tendenzialmente ritmati con rime alternate e baciate, come i baci di cui l’amore si nutre. Dal primo sguardo alla prima volta, poi la prima delusione, il tormento e la rinascita verso ciò che è l’amore. Ma anche la magia della parola e la bellezza dei versi brevi, ispirati ad amori fugaci, alcuni dei quali dureranno per sempre.
«La poetessa NILLA – scrive, nella Prefazione, Hafez Haidar – con uno stile coinvolgente, limpido, musicale e scorrevole, parla a sé stessa e al lettore di amore, di vita e di morte, di natura, trasmettendo e suscitando riflessioni, sentimenti, emozioni, passione ed immaginazione. Le sue parole sono come un balsamo che rinfresca i cuori ardenti e un dono che illumina anche la notte più scura».
«Senti e non pensare» – è questo l’elemento stilistico tipico della vita artistica di NILLA, che risuona quasi come un mantra, nel suo mondo fantastico in cui si intrecciano realtà e fantasia. Per l’autrice, la scrittura è un istinto naturale, che consente all’individuo, che scrive e che legge, di toccare realmente la verità. «Credo che molti di noi abbiano, per la prima volta, iniziato a scrivere per impulso, un po’ come succede con la fame o la sete. Quando devi scrivere davvero qualcosa lo senti e non puoi fermarti. E’ come se parlasse qualcuno dentro di te e chiedesse espressione». Infine, quando chiediamo a NILLA cosa vuole trasmettere al lettore, con le sue poesie dritte al cuore, risponde: «Una coccola, soltanto una coccola».