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Trebisacce. Niente svincolo sul Terzo Megalotto Ss 106. Nuova strada scorrerà in galleria

di Pino La Rocca – In assenza dello svincolo-nord, cancellato dal progetto esecutivo da Anas e Ministero senza tante spiegazioni, il Terzo Megalotto della nuova S.S. 106 attraverserà Trebisacce “sottoterra” e cioè in galleria, motivo per cui la città non godrà di alcun beneficio, nè di immagine nè di miglioramento della viabilità. A lanciare questo allarme e ad invitare gli amministratori in carica a ribellarsi a questa scelta ritenuta unilaterale e cervellotica è Antonio Paolino Segretario Aggiunto della FIALS (Federazione Italiana Lavoratori della Sanità) il quale, tra gli altri danni provocati alle popolazioni locali, cita i ritardi che subirà l’emergenza sanitaria costretta a percorrere strade alternative e più lunghe della nuova S.S. 106. “Per Trebisacce, – ha scritto in una nota Antonio Paolino – con la sua centralità, i suoi servizi, la presenza di una struttura ospedaliera, gli istituti scolastici, la sede del Giudice di Pace e quella di Calabria Verde…, che ha rappresentato da sempre il baricentro dell’Alto Jonio oltre che il punto di riferimento di un Comprensorio che abbraccia ben 17 comuni, sarebbe un grave e inaccettabile smacco”.

Secondo quanto ricorda il Segretario Aggiunto della Fials, dal progetto esecutivo della nuova arteria datato 2012 e anche 2018 sono spariti, come nel gioco delle tre carte, ben 3 degli svincoli (Villapiana, Trebisacce e Amendolara) che erano stati concordati con i Sindaci, tra cui lo svincolo in entrata e in uscita di Trebisacce direzione Taranto che, oltre a consentire l’accesso alla nuova arteria nello stesso territorio comunale e non obbligando a percorrere circa 15 chilometri per immettersi nella nuova arteria a Roseto Capo Spulico, doveva tra l’altro collegarsi alla Provinciale che conduce ad Albidona e Alessandria del Carretto. “Tutto questo – scrive Paolino ricordando che anche la cencellazione dello svincolo di Amendolara impedisce il collegamento con la S.S. 481 “Fondovalle del Ferro” che passando per Oriolo si collega alla valle del Sarmento in territorio lucano – rappresenta una gravissima disattenzione per l’intero comprensorio che Trebisacce rappresenta e, obbligando le Ambulanze a raggiungere la nuova arteria a Roseto in direzione-nord e Villapiana nella direzione-sud, essendo Trebisacce sede di Ospedale (al momento solo sulla carta in attesa di sviluppi, ndr), di un Punto di Primo Intervento e di postazione del 118, finisce per depotenziare ancora di più la tempestività dell’emergeza sanitaria. Dove è finito – si legge nell’accorato appello del Segretario Aggiunto della Fials –  lo svincolo che era previsto nel progetto originario? Chi ha decretato la morte dello svincolo e la cancellazione dell’immagine di Trebisacce da un’arteria di grande comunicazione come la nuova S.S.106? Chi vuole il male dei cittadini del Comprensorio? Tutto questo – conclude Antonio Paolino che sa bene che potrebbe essere tardi per correggere il tiro in quanto i lavori sono in fase molto avanzata – è davvero inaccettabile ed è perciò urgente mobilitarsi per difendere diritti sacrosanti tra cui, quello più importante, il diritto alla vita”.

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