Amendolara. Guardia Medica, inversione di rotta. Nuovi medici per il potenziamento
di Vincenzo La Camera – Importanti novità per la Guardia Medica di Amendolara. Il presidio sanitario situato alla Marina, nei locali della delegazione municipale (nella foto) che garantisce il servizio anche per il comune di Roseto Capo Spulico, dovrebbe restare aperta per la quasi totalità dei restanti giorni nel mese di dicembre, per poi implementare ancora di più i turni a partire dal mese di gennaio 2025 con la copertura del 70% dei giorni. Se davvero così fosse – e ci sono ottime indicazioni per poterlo pensare – verrebbe restituito, seppur ancora parzialmente, un diritto alla salute che negli ultimi mesi era stato colpevolmente negato con il Servizio di Continuità Assistenziale (già Guardia Medica) di Amendolara che a novembre garantiva appena tre giorni di apertura!
Questa inversione di rotta si registra a seguito di una serrata interlocuzione istituzionale che ha visto come snodo cruciale una riunione presso l’Asp di Cosenza a fine novembre, con la partecipazione, oltre ai referenti aziendali, della consigliera regionale Pasqualina Straface, presidente della Terza Commissione per Sanità, Attività sociali, culturali e formative e una rappresentanza dell’Amministrazione Comunale di Amendolara con il presidente del Consiglio Comunale, Angelo Soldato; il vice sindaco, Antonio Liguori e il consigliere comunale, Massimiliano Zaccaria, tutti in quota Forza Italia così come la Straface, che hanno riscontrato la disponibilità organizzativa della dottoressa Antonella Arvia, Dirigente medico del Distretto Sanitario di Trebisacce per le Cure Domiciliari Integrate – Asp area Jonio Nord.
Da ciò che trapela, questo nuovo corso della Guardia Medica di Amendolara gode della reperibilità di nuovi medici – tre o quattro che si aggiungerebbero a quelli già disponibili – pronti a coprire i turni mancanti con probabile ritocco dei compensi previsti. Dunque una serie di fattori che dovrebbe permettere al Servizio di Continuità Assistenziale di Amendolara di poter garantire l’assistenza sanitaria dovuta almeno per una ventina di giorni al mese a partire da gennaio con l’obiettivo di poter riportare il servizio a pieno regime.