La situazione dell’Ospedale di Castrovillari continua a essere assai precaria e con essa la possibilità di offrire alle persone che vi fanno ricorso le dovute risposte. E questo stillicidio non riguarda soltanto la carenza di personale e la lentezza o l’assoluta assenza dei procedimenti amministrativi finalizzati ad acquisire nuovi Operatori. Anche gli aspetti strutturali e manutentivi sono in crisi con danno ulteriore per la fruibilità della struttura e quindi con disagi aggiuntivi per gli utenti. E’ quanto denuncia il Comitato Territoriale per la Tutela della Salute e dell’Ospedale di Castrovillari, composto dalle associazioni AVIS, AVO, Amici del Cuore, Medici Cattolici, Famiglie Disabili, Solidarietà e Partecipazione.
Nella fattispecie vengono presentate le condizioni del Pronto Soccorso, “spostato in spazi angusti e disagevoli nei quali si affolla abitualmente un eccessivo numero di pazienti e accompagnatori. Spostamento motivato da lavori di adeguamento che sono iniziati tardivamente rispetto alle attese e che ora sembra siano del tutto fermi per imprecisati motivi”.
Un altro problema rappresentanto dal Comitato riguarda gli ascensori. Dei due ascensori riservati al pubblico, nel “plesso azzurro”, uno è fermo da ottobre e l’altro addirittura da prima dell’estate scorsa, si legge nella nota. “Si è ora aggiunto il blocco di un terzo ascensore, di servizio per gli Operatori, ma finora utilizzato, per necessità, anche dai tanti utenti impossibilitati a usare lescale per raggiungere uno dei quattro piani presenti. Falcidiati, per altro anche gli ascensori del “plesso giallo”, con il risultato che l’ospedale diventa, nei fatti, non fruibile per tanti, troppi visitatori e utenti. Anche questa è malasanità”.