(Riceviamo e pubblichiamo) – L’amministrazione comunale di Oriolo, continua a distinguersi per incapacità sistemica. La sindaca, Simona Colotta, oltre a veicolare bugie e mistificazioni seriali, si serve di un portale, “orioloinforma”, che in verità è la madre di una serie di informazioni sbagliate e devianti. Sul campo, per la maggior parte, ancora vecchi finanziamenti, anche se i lavori, tanti, vanno a rilento, fermi o realizzati non proprio a regola d’arte. Quello che scriviamo è sotto gli occhi di tutti.
Piazza del Borgo, la piazza principale, è ancora un cantiere aperto, se di cantiere si può parlare. La colpa? “Incomprensioni con la ditta”, queste le parole della sindaca, in Consiglio comunale, altro che “bloccato dalla minoranza”, come qualcuno insinua. Intanto, l’intera area si trova in uno stato di degrado e di pericolo permanenti. Il danno d’immagine e i danni agli esercizi commerciali incalcolabili. Per i cittadini e gli automobilisti un vero e proprio calvario.
Il turismo fermo, al palo, di fatto è tutto chiuso o quasi. Il castello aperto solo di sabato e domenica. I musei, come “Palazzo Giannettasio”, mortificati e abbandonati; stessa sorte, se non peggio, per la “Casa delle Arti e delle Idee”, completamente smantellata, dove invece un tempo rifiorivano arti e idee, dove venivano ospitati laboratori e conferenze.
La “Liuteria Corrado”, oggi portata ad esempio dalla sindaca, un tempo fu ignorata e cacciata dalla Colotta. Oggi opera a Montegiordano. Stessa sorte per i laboratori di ceramica, di pittura e artigianato.
La “Biblioteca-Pinacoteca” smantellata. il Convento lasciato marcire, tra rovi e degrado, altro che Cittadinanza onoraria al Professore Lorenzo Casamenti. “Solo una lavata di faccia” e nient’altro. Il Professore Casamenti, che ringraziamo per l’amore verso la comunità di Oriolo (ma non solo), Si onora sapete come? Rispettando la sua arte, i suoi restauri, il suo lavoro, l’amore per i beni culturali, tutelando e valorizzando quell’area, quel patrimonio. Poi, ancora…
Vogliamo parlare della pavimentazione nel centro storico? Ma si, parliamone. Rifatta male e ancora, dopo mesi, incompleta. Tantissimi disagi per chi ci abita. Senza un piano di emergenza, di assistenza serio, niente di niente…
Le strade di campagna ritoccate a piacere. Lavori, in molti casi, fatti male e probabilmente senza seguire i progetti originari. In alcune zone il bitume è già saltato, in altre, i lavori bisogna rifarli. Tanti di questi finanziamenti, tante schede, ricordiamolo, sono delle passate amministrazioni.
Poi, ancora, l’ufficio del Giudice di Pace, che di pace ne conosce ben poca. Il Tribunale invia continue lettere di richiamo, chiede spiegazioni su una serie di comportamenti che porteranno, se qualcosa non dovesse cambiare, alla chiusura.
In questi giorni passati, un venerdì di dicembre, un venerdì nero, è stata decretata la chiusura della storica banca. Lungro aperta, grazie all’impegno dell’amministrazione, Oriolo chiusa. Un punto di riferimento per tanti cittadini, commercianti, artigiani, imprese. Ora, giovani e anziani, tutti, ma proprio tutti, costretti a scendere a Trebisacce.
Non parliamo delle politiche sociali, degli anziani, dei bambini, delle famiglie, dei disabili, nessun progetto. “Solo mancette ridicole”, non in grado di far progettare un futuro dignitoso ai nostri giovani. Donne e uomini a 6 euro l’ora, sì, 6 euro l’ora. A nostro avviso, senza rispettare il regolamento comunale. Ecco la sinistra della Colotta. Stendiamo un velo pietoso su altre garanzie, su tanti diritti calpestati. Tanti professionisti, con fondi di bilancio, reclutati “da fuori”: la scopa ai nostri, la scrivania agli altri. Eppure professionisti seri e preparati non mancano a Oriolo!
La scuola media sta diventando un rudere. Da anni i lavori sono fermi, di chi la colpa? Della Colotta, di questa amministrazione in grado solo di combinare una serie di guai. Chiediamo in merito, notizie e spiegazioni. Il plesso è un pericolo, preda del degrado, dove acqua, cemento, ferri arrugginiti la fanno da padrone.
L’ascensore, altra opera del passato, capace, a nostro avviso, di contribuire ad abbattere alcune barriere architettoniche, ma anche utile ai cittadini, ai turisti, smantellato, depennato, cancellato. In giro si notano slo strutture a rischio, strutture abbandonate.
Il turismo, un ricordo. Uno sbiadito ricordo il tempo dei “Borghi più Belli d’Italia”, della “Bandiera Arancione”.
Visit Italy ha selezionato Oriolo come una delle mete più belle e nascoste da conoscere in questo 2025? Negli anni scorsi era certamente così, oggi l’immenso patrimonio culturale e naturalistico è in ginocchio. In verità, chi raggiungerà la nostra comunità si troverà davanti strutture, musei, arredi poco fruibili, mal gestiti, chiusi e messi a rischio.
Chiediamo ai nostri concittadini di verificare quello che scriviamo, lo chiediamo ancora una volta, lo chiediamo per il bene di tutti. Serve uno scatto d’orgoglio per contrastare un’amministrazione comunale che tira a campare tra immobilismo e probabili conflitti di interesse. Tutto fermo e in mano a pochi amici degli amici. Serve maggiore consapevolezza di quello che sta accadendo sotto i nostri occhi, una presa di coscienza, altrimenti sarà difficile arrestare un declino che sta portando la nostra Oriolo a un collasso civile senza precedenti.
(I consiglieri Franco Cirò e Vincenzo Diego, capogruppo “Patto di Cittadinanza Attiva per Oriolo”)