di Pino La Rocca – In occasione della Giornata Internazionale della Lingua Madre promossa in tutto il mondo dall’Unesco, il Club per l’Unesco di Trebisacce ha organizzato un convegno sul rapporto tra la Lingua Madre e le Minoranze Linguistiche, con particolare riferimento alla Lingua Albanese assai diffusa nel Sud-Italia e in particolare nelle province di Cosenza e di Crotone. Ha aperto e concluso i lavori coordinati dalla prof.ssa Mirella Franco, Franco Maurella, presidente del Club per l’Unesco di Trebisacce il quale ha sottolineato il valore sentimentale della lingua madre che – come ha ricordato – rappresenta una sorta di seconda pelle che ci avvolge dall’infanzia e che col passare degli anni diventa parte vitale della storia di ciascuno di noi e della comunità in cui viviamo. Quindi, in video-collegamento da Firenze, il Prof. Leonardo M. Savoia Docente universitario e socio della prestigiosa Accademia della Crusca ha focalizzato l’aspetto storico-linguistico della lingua madre parlando dei dialetti dell’area arcaica calabro-lucana riconosciuta come “area Lausberg”.
Sono intervenute anche Fatima Ruggio, delegata alla Cultura per il Comune di Trebisacce e la prof.ssa Unical Rosella Pugliese che ha parlato delle affinità tra lingua madre Tedesca e Italiana accennando all’influenza esercitata dalla lingua tedesca sull’italiano nella fase arcaica in cui ci sono state le invasioni barbariche. I lavori hanno registrato la presentazione del testo didattico “Arbërisht? Pse jo? Gjuha Jonë” a cura di Nunziatina Bua, Francesca Prezzo e Daniela Zanfini di San Giorgio Albanese autrici di un libro di 130 pagine, un vero e proprio abecedario per apprendere l’alfabeto e far di conto, traducendo dall’italiano tanti elementi culturali per meglio apprendere l’antica lingua arbëreshe. Ha concluso i lavori il prof. Francesco Altimari, Docente di Lingua e Cultura albanese all’Unical, il quale ha parlato del ruolo delle lingue minoritarie nell’Europa dei popoli, soffermandosi sull’importanza della lingua arbëreshe come autentica depositaria della storia e della memoria di un popolo.