Plataci. Dibattito sul ricongiungimento familiare degli immigrati

A Plataci, da oltre un decennio, si realizza un progetto di accoglienza integrata afferente al sistema SAI (Sistema di accoglienza e integrazione). L’associazione culturale JETE ha voluto organizzare un dibattito in Comune, venerdì 14 marzo, per discutere sul ricongiungimento familiare degli immigrati. Hanno partecipato: Maria Rosaria Bellusci, coordinatrice del progetto “Plataci Accoglie”, il sindaco Pietro Giuseppe Stamati, gli avvocati Luca Franzese e Maria Domenica Aino, che hanno illustrato la normativa che disciplina le procedure dei ricongiungimenti, evidenziando le farraginosità e le notevoli difficoltà, anche dovute ai ritardi di riscontro dei paesi di origine.
L’imprenditrice Maria Grazia Minisci, che opera da diversi anni nel settore agroalimentare nella piana di Sibari, ha evidenziato di quanto la manodopera degli immigrati gli sia necessaria per portare avanti la sua azienda e di come la possibilità di ricongiungere le famiglie sia un valore aggiunto non solo per gli immigrati ma anche per chi con loro si interfaccia. Il contributo del medico di famiglia dott. Angelo Broccolo, si è incentrato sul valore della cura medica di ogni soggetto che ne ha bisogno senza stare a controllare se ha i documenti a posto o meno; ne va non solo della dignità del medico negare eludere le cure a chi non è posto ma della stessa dignità umana. In conclusione, Clara Chidichimo coordinatrice del SAI di Firmo, e Andrea Marino, operatore legale del SAI di Villapiana, hanno raccontato delle notevoli difficoltà incontrate nella loro esperienza di aiuto ai beneficiari SAI nelle pratiche di ricongiungimento familiare