Redazione Paese24.it

Roseto. Il vescovo Savino a Villa Azzurra. «Ascoltiamo gli anziani. Un giorno saremo come loro»

Roseto. Il vescovo Savino a Villa Azzurra. «Ascoltiamo gli anziani. Un giorno saremo come loro»
Diminuisci Risoluzione Aumenta Risoluzione Dimensioni testo Stampa
Print Friendly, PDF & Email

di Vincenzo La Camera – Il vescovo della Diocesi di Cassano allo Ionio e vicepresidente della Cei, mons. Francesco Savino, torna a Villa Azzurra per il secondo tempo forte dell’anno liturgico come la Quaresima e la Santa Pasqua, accolto dal direttore amministrativo Vincenzo Diego e dalla rappresentanza della Pegaso srl (società che gestisce la casa protetta per anziani) con Federica e Roberta Diego. Savino torna ad abbracciare, dopo Natale, gli anziani della casa di riposo di Roseto Capo Spulico, punto di riferimento del territorio, e lo fa con il suo proverbiale coinvolgimento emotivo e dottrinale che trascina i presenti in una profonda riflessione. Il vescovo ha presieduto la Santa Messa – assieme ai confratelli don Nicola Mobilio, don Franco Gimigliano, don Joseph Amewouho Koffi K., don Nicola Vilotta, don Claudio Bonavita, don Pierino De Salvo e don Antonio Cavallo – invitando a recuperare l’etica dello sguardo verso il nostro fratello, staccando gli occhi dagli smartphone.

«Il volto è l’incarnazione della persona – ha detto il vicepresidente della Conferenza Episcopale Italiana, scendendo dall’altare per incontrare gli anziani tra sorrisi e carezze -. Contemplare il volto degli anziani significa riconoscerli come biblioteca vivente. Mettiamoci in ascolto degli anziani. Un giorno saremo come loro». Poi l’invito alla politica a fermarsi per riflettere cercando di capire in che modo si vivono le relazioni personali e dove conducono. «Viviamo in un tempo che ci divora – ammonisce don Francesco -. Qual è il senso della nostra vita? Perché ci alziamo dal letto al mattino?». Gli ospiti di Villa Azzurra hanno seguito con partecipazione la Santa Messa curando anche la Litirgia della Parola tra l’affetto degli operatori della struttura. «Impariamo a dialogare con nostra sorella morte – ha riflettuto a voce alta Savino nel corso dell’omelia -. La morte è una esperienza di vita. La corrente filosofica e spirituale dello stoicismo diceva che si muore come si è vissuti. Non banalizziamo la vita, sarebbe il nostro peccato più grande. La Pasqua rappresenta il grande esodo verso la vita, il superamento della morte».

Al termine della funzione religiosa, gli anziani della struttura hanno rappresentato alcune scene della Passione di Cristo frutto di un laboratorio teatrale che li coinvolge quotidianamente. Il saluto della Pegaso srl e il ringraziamento a Sua Eccellenza per questo momento di gioia e fratellanza è giunto dalle parole di Roberta Diego. Presente anche il sindaco di Roseto, Giovanni Pugliese. Infine l’appello di mons. Savino allo staff di Villa Azzurra: «Siate testimoni di fiducia e speranza con la postura e il sorriso. Presentatevi con la gioia. Donate carezze ai nostri anziani».

Condividilo Subito
Subscribe
Notificami
guest

0 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments